CRONACA

Zona gialla, De Luca frena: a ottobre in Campania l’immunità di gregge

Entro la prima decade di ottobre ci sarà il 70% di seconde dosi somministrate. Sull'ipotesi di nuove restrizioni: «Si valuti su quantità di ricoveri. Grandi responsabilità da Ministero e commissario»

In Campania l’immunità di gregge sarà raggiunta entro la prima decade di ottobre. Lo annuncia il presidente della Regione Vincenzo De Luca nel corso della consueta diretta del venerdì per fare il punto sull’emergenza Covid e sulla campagna vaccinale. Un appuntamento in cui De Luca ha anche parlato dell’ipotesi di ‘zona gialla’ in Campania che sarebbe “responsabilità” del Ministro della Salute Roberto Speranza e del commissario Figliuolo.

Entro 10 ottobre immunità di gregge

«Vedo crescere in connessione con la variante Delta un clima pesante. Dobbiamo essere consapevoli ma non cadere nell’angoscia – ha detto De Luca – Entro il 20 luglio la Campania arriverà a 6 milioni di vaccinazioni con 2,6 milioni di seconde dosi. Entro il 31 luglio arriveremo a somministrare 3 milioni di seconde dosi. Tra agosto e fine settembre puntiamo ad avere 4 milioni di cittadini immunizzati con la seconda dose ed entro la prima decade di ottobre arriveremo a 4,6 milioni. Così la Campania raggiungerà l’immunità di gregge. Ieri abbiamo avuto 66mila vaccinazioni dopo qualche giorno di rallentamento. Come media puntiamo a somministrare 50mila vaccinazioni al giorno, credo che stiamo procedendo in maniera tranquilla e sulla base del nostro programma. Al netto delle varianti, avere per fine settembre 4 milioni di cittadini con la doppia vaccinazione è un dato che ci deve dare serenità».

«Governo mandi i vaccini»

Nonostante una calma apparente De Luca non nasconde che «il problema Covid non è alle nostre spalle. Dobbiamo riprendere a vaccinarci e c’è bisogno che ci vengano inviati i vaccini secondo necessità. Abbiamo espresso una valutazione estremamente critica sull’operato del ministero della Salute e del commissario all’emergenza Covid. A maggio e giugno la Campania ha ricevuto meno vaccini d’Italia. Una vergogna, un atto di irresponsabilità visto che la Campania ha la più alta densità abitativa d’Italia».

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Zone gialle? «Responsabilità Ministero e commissario»

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Sull’ipotesi di zone gialle De Luca ha sottolineato «mi auguro che non ci siano nuove zone gialle, che si ragioni sulla quantità di ricoveri e non sui numeri del contagio. Qualunque ministero della Salute o commissario al Covid responsabile – aggiunge – avrebbe provveduto a fare un lavoro di prevenzione, non lo hanno fatto. La Campania ha ricevuto meno vaccini di tutti. Se dovessero immaginare zone gialle, la metà della responsabilità sarebbe di questi signori che se ne sono infischiati della Campania».

I casi nelle terapie intensive

Ed il richiamo al vaccino è indirizzato in particolare alla fascia di 60enni e 70enni che fino ad oggi hanno ‘rinunciato’ al siero antiCovi. «Nelle prossime settimane richiameremo 60enni e 70enni che non si sono presentati. I pochi casi gravi, in terapia intensiva, hanno riguardato giovanissimi o 60-70enni che non si sono vaccinati». Infine, «nelle prossime settimane vareremo un piano di vaccini della popolazione studentesca per riaprire le scuole in sicurezza».

La stoccata ai 5 Stelle: «Pace Grillo-Conte: che commozione»

Non è mancata una stoccata ai 5 Stelle. «Non posso non sottolineare l’importanza di un evento a cui abbiamo assistito in queste ore. So che tanti di voi non dormivano la notte pensando al conflitto fra Grillo e Conte. Ci è arrivata in queste ore una foto che ci ha portato serenità nelle famiglie. Abbiamo visto Conte e Grillo riuniti a Marina di Bibbona in un ristorante presso la Villa corallina, così mi pare si chiami, di Grillo, accomunati in un quadretto a metà fra bucolico e gastronomico. Che commozione. Ho visto Grillo con una camicia hawaiana, Conte con una t-shirt da ‘cioè’, i sedicenni che ogni dieci secondi mettono un ‘cioè’ quando parlano. Quindi dopo 6-7 mesi di tormenti e tormentoni – ha aggiunto De Luca – pare che questa vicenda si vada concludendo, almeno per le prossime 48 ore. Io mi sono sentito davvero consolato, rasserenato da queste immagini, non potevo non confessarlo. Quello che mi colpisce in genere di fronte ai rivoluzionari è il fatto che soffrono sempre nelle ville, a Genova, Costa Smeralda, costa toscana, nelle ville si soffre meglio. Dunque anche in questo caso abbiamo letto sui giornali che hanno ripreso a parlare dell’Italia tra un’inzuppata nel brodino di caciucco e un boccone di spigola. Volevo esprimere questo mio sentimento di commozione e volevo anche alleggerire il quadro che abbiamo davanti. C’è speranza per tutti quanti noi, si sono messi d’accordo».

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