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Aspettando le comunali: tra incontri “carbonari” e veleni

Manca poco più di un mese alla fatidica data del 4 marzo, giorno in cui gli italiani si recheranno alle urne per scegliere chi li rappresenterà in seno alla Camera e al Senato per i prossimi cinque anni. Anche all’ombra del Torrione, ovviamente, ci si sta preparando al primo appuntamento politico dell’anno. È bene ricordare, infatti, che dopo le politiche i foriani saranno richiamati ai rispettivi seggi per eleggere il primo cittadino e i nuovi membri del civico consesso turrito. Come abbiamo avuto modo di riferirvi nelle scorse edizioni de “Il Golfo”, in quel di Forio la campagna elettorale è già iniziata: alcuni (leggasi Nando ‘o Barone) sostengono di aver chiuso anche due liste, che nel caso di Nando Castaldi sosterranno la ricandidatura dell’attuale sindaco Francesco Del Deo. Proprio in questi giorni si stanno succedendo tutta una serie di incontri – più o meno “carbonari” – che hanno per protagonisti i personaggi della politica foriana di ieri e di oggi. Sorseggiando un caffè o cenando in qualche privata abitazione gli attori dell’agone si stanno confrontando per raggiungere un accordo per mettere (o, nel caso di Del Deo, mantenere) le mani sulla città.

Citazioni rosiane a parte (ci scuserà il grande regista napoletano per averlo impropriamente citato), è naturale che in questa fase nessuno – e a maggior ragione il primo cittadino uscente – abbia intenzione di scoprire le carte prima del tempo. Alcuni sostengono che il silenzio di Del Deo sia da imputare al fatto che l’ex democristiano, nonostante qualche defezione, avrebbe già la matematica certezza di essere rieletto, e per giunta al primo turno; altri, invece, pensano che la corte abbia abbandonato il re. In mancanza di dati reali alla mano, è difficile stabilire chi sia depositario della verità. Di certo Francesco Del Deo non può non tener conto delle dichiarazioni che Franco Regine ha rilasciato qualche giorno fa al nostro quotidiano. Il noto professionista ha infatti rivelato che senza il suo appoggio Del Deo può godere di ben pochi consensi. Alla luce del chiaro messaggio lanciato da Regine, Del Deo potrebbe decidere di fare marcia indietro per accaparrarsi anche i voti che gli verrebbero garantiti dalla “vecchia guardia”, che in questo momento sta lavorando dietro le quinte per capire da che parte buttarsi. Insomma, se pensavate di poterci capire qualcosa in più dopo la lettura di questo articolo, vi sbagliavate di grosso: la matassa, infatti, è fin troppo intricata, e verosimilmente sarà sbrogliata soltanto al photofinish dai protagonisti di questo complesso teatrino.

In attesa di capirci qualcosa, nel paese ci si riscalda pensando all’appuntamento del 4 marzo. Mentre i vari partiti si stanno presentando all’elettorato attraverso varie iniziative sul territorio, lungo le strade di Forio gli operai hanno montato i classici tabelloni che ospiteranno i manifesti raffiguranti gli aspiranti deputati e senatori. A colpire la nostra curiosità non sono tanto gli spazi elettorali (che sicuramente alimenteranno le solite polemiche), quanto alcuni vecchi manifesti che hanno resistito al tempo. Camminando nei pressi del lungomare, infatti, è possibile notare che sui tabelloni sono ancora presenti manifesti risalenti alle provinciali e – udite, udite – alle comunali del 2008! E la cosa più sorprendente è che passeranno pure gli anni, ma i volti sono sempre gli stessi. Intelligenti pauca…

MANNA ZITTISCE LE MALELINGUE: «NON SONO RACCOMANDATO, CORRO DA SOLO». Come già riferito nelle scorse edizioni, a catalizzare l’attenzione negli ultimi giorni è il “caso” di Nicola Manna, che molti vedrebbero vicino al sindaco Del Deo. Uno scenario assolutamente sorprendente, che però è stato smentito con forza dallo stesso Manna. «Mi sono imposto il silenzio semplicemente per preservare il mio gruppo, e anche me, da sterili polemiche e falsi scenari politici. E con la mia personalità son sicuro di poter restare in silenzio per molto. Ho molto rispetto per le persone, in particolare per chi espone le proprie idee. Pretendo, però, analogo rispetto! Le ultime ricostruzioni politiche sono molto fantasiose e le lascio volentieri correre, ma non posso consentire che venga calunniata la mia persona. Tutti sanno che io non ho mai chiesto nulla a nessuno nella mia vita, anzi ho svolto con umiltà e fierezza ogni lavoro che mi si è presentato. Definirmi “raccomandato” (tra l’altro ero contro politicamente all’allora amministrazione Regine) per aver guadagnato con lo studio il mio posto di vigile urbano è un qualcosa di meschino, che lascio giudicare ai miei concittadini foriani, che conoscono Nicola Manna. Fare del gossip per cercare di sminuire la mia azione coraggiosa di cambiamento è esecrabile. Chi ha riferito (in malafede) della mia serata al bar Maria, ha omesso di dire che ero seduto al tavolo coi miei zii».

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«Io sostengo – ha proseguito Manna – che i politici debbano dare il buon esempio, e questa regola vale maggiormente per me, che parto dal principio “evangelico” di non provare alcun tipo di rancore, neanche contro Del Deo che, come qualcuno afferma, mi ha estromesso dal lavoro di vigile urbano. È una sua scelta. Sono andate a casa tredici famiglie, non solo Nicola Manna. Non serbo rancore nemmeno per i miei detrattori, ai quali però consiglio di trovare argomenti più seri per scalfire la mia popolarità. Io non replicherò più, ma concludo ripetendo che mi presenterò autonomamente alla competizione elettorale di Forio, da ragazzo umile, presentando un programma alternativo a questo modo di intendere la cosa pubblica. Sarò solo io l’“innovatore”, quale che sia l’esito delle urne, e non chi oggi segue la strada Del Deo, o peggio chi si dichiara precursore della politica del “rinnovamento” dopo aver amministrato per cinque anni in maggioranza (tra le amministrazioni Regine-Del Deo), cambiato diverse casacche, e che oggi finisce per abbracciare persone che hanno provocato danni consistenti alla Pegaso, che inevitabilmente cadranno sui cittadini foriani. I cittadini foriani sapranno decidere per il meglio – ha chiosato Manna – ma rivendico orgogliosamente la mia trasparenza “morale” al di là delle cene e delle strette di mano».

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