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I CINQUE VOLTI ESPRESSIVI DELLA PRESIDENTESSA-ACUII

DI ANTONIO LUBRANO

Sono scesi in piazza per portare la “buona novella” quelli che sono definiti i “combattivi” per il Comune unico guidati da una motivata  ed anch’ella combattiva, anzi combattivissima Zia Rosa al secolo  Rosamaria  D’Orta, da alcuni mesi  nuova Presidentessa dell’Acuii. All’indomani della prima sortita di domenica scorsa a Lacco Ameno Comune isolano dove solo il sindaco Pascale, qualche consigliere e il senatore De Siano dalla personale politica egemonica presente e futura, sono “favorevoli” al nascita del Comune unico, Rosamaria D’Orta ha detto: “ Abbiamo parlato con i partecipanti di  argomenti cardine relativi al Comune Unico, all’Unione dei Servizi e al Piano Strategico che deve partire dall’intero territorio isolano, e comprenderlo, per consentire alla gente dell’isola d’Ischia di affrontare le sfide che ci aspettano sul lungo periodo alcune delle quali stanno già bussando alla porta di casa nostra. Abbiamo affermato la necessità di una rottura con le pratiche che tendono a dividere e che c’è bisogno di una trasformazione profonda e dell’unione dei servizi e una cultura dell’unione se vogliamo essere capaci di gestire il futuro di Ischia e quello che ci attende”. Sono queste alcune delle tante  e belle parole pronunciate e scritte negli anni recenti per rendere reale la speranza coltivata di raggiungere il sogno proibito di trasformare l’isola d’ischia, con sei autonomie locali in unico e solo Comune in barba a storia , tradizioni, aspirazioni nuove e ad indentità  bene definite. Le ultime belle parole. Peraltro non convincenti, sono quelle di Zia Rosa e del suo “Manifesto” che lasciano intravedere l’unione dei  Comuni per l’unione dei servizi che è cosa diversa dal miraggio del Comune unico. Intanto rimango conrario al Comune unco per una serie di convinzione che qui sotto rielenco. Il comune unico porta all’ingovernabilità dell’isola per l’effetto negativo di alcuni fra i motivi più pratici e palpabili che  esposti qui di seguito : 1) Inevitabile ascesa  di un personaggio accentratore difficile da idimensionare, del tipo di Domenico De Siano e Giosi Ferrandino che con le sue recenti “conquiste” politiche,  avanza incontrastato. 2) Difficoltà a dir poco insuperabili per la formazione della maxigiunta, tenendo conto delle pretese, sempre al rialzo, degli altri comuni, ridotti per effetto del comune unico a semplici e rissose contrade o circoscrizioni che dir si voglia. 3) Guerra fratricida fra le varie “contrade”, ossia i comuni declassati, per la composizione delle varie commissioni: da quella del commercio a quella edilizia, dai beni ambientali alle spiagge, dalla sanità alla scuola e via enumerando. Ciascuno vorrà una fetta di potere, perché, nel caso del comune unico, la “torta” da dividersi diventa più grande. 4) I comuni cittadini si sentiranno sempre più lontani  dal rapporto diretto col sindaco, perchè questa figura, divenuta  più importante per l’accresciuto spazio di potere e di impegni, sarà sempre più inarrivabile. Sarà sempre un “delegato sindaco” a dare le risposte. 5) La distribuzione dei servizi municipali e paramunicipali, inevitabilmente cadrà nel caos, perché, la loro gestione non riuscirà a mettere d’accordo gli addetti ai lavori delle varie “contrade”. La patata più bollente che poco si vorrà maneggiare,  sarà il servizio pubblico dei taxi e microtaxi che dalle altre “contrade” dell’isola, vorranno “fare servizio pubblico” tutti a Ischia-centrale per diritto acquisito. Ne conseguiranno giornaliere risse di piazza fra taxisti di Ischia  e loro colleghi delle altre contrade dell’isola davanti ai turisti in fuga. 6) Acquedotto e rifiuti saranno la causa che può mettere in crisi il governo centrale dell’isola, non preparato a sufficienza per frenare i bollenti spiriti di quei cittadini degli altri comuni, tipo Forio ad esempio, e politici più o meno impegnati, che ritenendosi di serie B, ossia fuori dalla stanza dei bottoni del Comune al comando,  che sicuramente sarà Ischia, faranno di tutto per boicottare quelle  iniziative che non appaiono di proprio gradimento. 7) I capitoli di spesa saranno un’altra dolente nota nella conduzione del paese a gestione unitaria. Saranno tanti i voti contrari in giunta ed in consiglio comunale, per manifesto  spirito campanilistico, a bloccare proposte di intervento  e progetti sul territorio, perché,  favorirebbero le esigenze dei casamicciolesi  piùtosto  che quelli dei lacchesi o dei foriani o anche degli ischitani. 8) Difficilmente panzesi, foriani, lacchesi e casamicciolesi  vorrebbero vedere i loro comuni, dall’aspetto amministrativo, ridotti a semplici circoscrizioni affidate a delegati che non decidono niente.  9) I finanziamenti a stanziamento unitario saranno il grande pomo della discordia fra i comuni accorpati, per il semplice motivo, che nessuno vorrà rinunciare a buona parte delle erogazioni di fondi a beneficio proprio e non della “contrada” concorrente. 10) fra tanto casino, spunterebbe inevitabilmente lo spettro del commissario prefettizio, che una volta materializzatosi, prenderebbe il posto del sindaco, della giunta e del consiglio comunale.  E si potrebbe  continuare.

                                                                                                    antoniolubrano1941@gmail.com

 

 

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