CRONACA

Assegnato agli autistici l’immobile confiscato alla camorra

L’edificio di via Venanzio Marone ospiterà l’associazione di volontariato “Genitori autismo Ischia” tramite un contratto di comodato gratuito della durata di dieci anni

È giunto all’epilogo l’iter che finalmente darà nuova vita ad un immobile ubicato in via Venanzio Marone, a Ischia. L’edificio era stato assegnato al Comune d’Ischia per finalità sociali dopo essere stato confiscato alla criminalità organizzata. Adesso, con apposita determina del responsabile del servizio, è stata definitivamente affidata la concessione in comodato d’uso gratuito da destinarsi a centro accoglienza portatori sindrome Asd (Autism Spectrum Disorders) all’Associazione di volontariato “Genitori Autismo Ischia” con sede a Casamicciola. Contestualmente è stato approvato il disciplinare d’incarico. La determina specifica che la concessione avrà la durata di dieci anni dalla data di sottoscrizione del contratto di comodato gratuito e che le spese delle utenze, la manutenzione ordinaria dell’immobile e le imposte e tasse relative all’attività di gestione saranno poste a carico dell’associazione.

La struttura ubicata nel pieno centro di Ischia fu confiscato e posto sotto sequestro nel lontano 2011 (provvedimento che fu oggetto di ricorso con confisca però confermata in tutti i gradi di giudizio) in quanto proprietà di Giuseppe Avagliano, detto o’ Magazzese, che aveva costruito con la propria attività malavitosa una discreta fortuna. Da quel momento però l’abitazione rimase sempre incustodita e così quattro anni fa un ventenne napoletano appartenente ad una famiglia collegata al clan Giuliano di Forcella fu incredibilmente beccato dai carabinieri della Compagnia di Ischia, all’epoca guidati dal capitano Andrea Centrella, mentre in quella casa a pochi passi dalla spiaggia stava tranquillamente trascorrendo le sue dorate vacanze estive. Il ragazzo, nipote dell’ex proprietario intanto in carcere ne usufruiva come meglio credeva e faceva sfoggio del lusso che caratterizzava il suo soggiorno sull’isola verde anche sui social, con una sfacciataggine davvero più unica che rara. Con lui, nel bene confiscato, si erano trasferiti temporaneamente anche amici e donne che si davano alla pazza gioia tra ristoranti, serate in discoteca, uscite in barca e il contorno di droga. Movimenti che però misero in moto i militari dell’Arma, che effettuarono un blitz nella casa incriminata dove tra l’altro furono rinvenuti 30 grammi di hashish. Per il 20enne “rampollo” scattò la denuncia all’autorità giudiziaria per detenzione di sostanze stupefacenti ma soprattutto per occupazione abusiva di stabile sottoposto a confisca da parte dello Stato. D’ora in poi l’immobile finalmente tornerà ad avere una finalità importante meritoria, come definitivamente sancito dalla determina dirigenziale ora illustrata.

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