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Porto di Lacco, le riparazioni dopo le mareggiate

Uomini e mezzi in azione ieri mattina nei pressi di Piazza Girardi al Capitello. I lavori in questione riguardano il ripristino del porto turistico di Lacco Ameno, danneggiato dalle mareggiate dello scorso 29 dicembre. In diversi tratti nel versante interno della scogliera si era verificato il riversamento in mare di alcuni scogli, danni che avevano interessato anche i blocchi di ancoraggio e i sistemi di ritenuta. Nella parte esterna aveva invece avuto luogo un diffuso distacco con riversamenti in mare. Nella parte centrale della stessa scogliera c’è stato un ribassamento, mentre nel tratto interessato i due pontili, gli impianti e gli elementi di ritenuta erano stati danneggiati in modo ritenuto irreparabile. Come si ricorderà, due determine emanate dell’ufficio tecnico di Piazza Santa Restituta lo scorso marzo stabilirono l’impegno “congiunto” del Comune e della Marina di Capitello, la società concessionaria del porto turistico, nelle riparazioni necessarie.

La società facente capo a Perrella aveva infatti espresso la volontà di provvedere a proprie spese la riparazione e sostituzione dei pontili galleggianti danneggiati, due dei quali si presentavano particolarmente rovinati, compresa la rimozione e il rifacimento dei relativi impianti. Accettando tale disponibilità, nel primo provvedimento il Comune di Lacco Ameno aveva chiesto al concessionario di farsi carico anche del recupero, salpamento, rimozione e trasporto a rifiuto delle opere danneggiate e non più recuperabili. In questo caso, i costi stimati per tali lavorazioni ammontano a oltre 38mila euro, che verranno successivamente scalati dal canone concessorio del 2017. Tocca invece al Comune provvedere autonomamente al ripristino dei puntoni in ferro danneggiati, dei blocchi di ancoraggio e dei plinti, e questo compito è stato aggiudicato alla “Abysslab” di Ischia. Il preventivo presentato dalla ditta ischitana era di 15.965,11 euro oltre Iva, fu approvato dall’ente mediante procedura in economia.

Per tali lavori la Guardia Costiera ha emanato un’ordinanza il 18 aprile, rendendo noto che le opere sono effettuate mediante l’impiego degli Operatori tecnici subacquei Vincenzo Morgera e Vincenzo Leone con l’ausilio dell’unità navale “Tracina” e del moto pontone denominato “Comar primo”. Fino al 19 maggio, in concomitanza dello svolgimento dei lavori, sarà vietato l’ormeggio, il transito e la sosta a tutte le unità in genere, e qualunque altra attività non inerente all’intervento di ripristino. Sono ovviamente esclusi dal divieto coloro che compongono il personale della ditta che sta eseguendo i lavori, e i mezzi della Guardia Costiera e delle altre Forze di Polizia che, per esigenze di servizio, adottando le opportune cautele, si trovino nella necessità di dover accedere nelle acque antistanti l’approdo lacchese.

foto di Franco Trani

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