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Assoforense, si riunirà a Ischia il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli

La simbolica seduta, indetta a sostegno della lotta per la risoluzione delle criticità che da tempo affliggono la sezione locale del Tribunale, si svolgerà il 20 novembre

La preventivata visita del Presidente del Tribunale di Napoli nella sede di Ischia, in programma per ieri, è stata rinviata a causa dell’assenza dei giudici togati impegnati alla Scuola superiore della Magistratura. Intanto, l’Assoforense ha invitato il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli a tenere qui a Ischia una simbolica seduta consiliare, proprio tra le mura della rinnovata sede storica della giustizia isolana. L’incontro, negli auspici del presidente dell’associazione, avvocato Gianpaolo Buono, dovrebbe essere allargato a tutti i sindaci dell’isola e ai massimi rappresentanti dell’avvocatura a livello nazionale. La seduta sarà incentrata sul dramma che la giustizia ischitana da tempo sta vivendo, pesantemente condizionata da molteplici carenze e inefficienze. Nei prossimi giorni, si dovrebbero conoscere maggiori particolari su possibili incontri degli esponenti dell’associazione presso il Ministero, per tentare di trovare un’intesa a livello istituzionale in grado di risolvere o quantomeno ridurre in maniera rilevante i problemi che affliggono la macchina giudiziaria locale.

Intanto, il neopresidente sta già cercando di imprimere alcune novità nell’approccio dell’Assoforense alle varie problematiche della società locale. Innanzitutto, valorizzare i tanti giovani avvocati che finora non hanno avuto molto spazio e che invece potrebbero apportare un rilevante contributo: «Si tratta della fascia dell’avvocatura – spiega l’avvocato Gianpaolo Buono – che avrebbe maggiore interesse a sostenere la giusta causa dell’ufficio giudiziario di Ischia, sotto il punto di vista degli stimoli e delle energie per ragioni anagrafiche». Mercoledì ha avuto luogo un primo informale incontro con i giovani colleghi, che verranno presto coinvolti nella lotta per il mantenimento e il miglioramento della giustizia sull’isola. Non solo: il presidente ha inserito tra le priorità anche una nuova dimensione sociale che l’Assoforense deve assumere nei confronti del contesto circostante: «Prima di essere avvocati, siamo cittadini – spiega il professionista – e gli avvocati storicamente hanno dato grandi contributi alla società: gran parte degli amministratori isolani nei vari decenni del secolo scorso erano innanzitutto avvocati. Penso dunque che vada rivalutato il ruolo dell’avvocato globalmente inteso, sia per quanto riguarda il contributo in termini di idee, ma anche facendoci promotori di iniziative a favore delle classi sociali più deboli».

Infatti a fine mese, il 29 novembre, presso la Mensa del Sorriso l’Associazione forense si “tessererà” divenendo un contribuente e un sostenitore dell’iniziativa che da tempo si dedica ai meno abbienti, ai quali offre ogni giorno un pasto caldo. Questo e altri progetti concreti costituiscono il cantiere aperto della “nuova” Assoforense.

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