CRONACAPRIMO PIANO

Assoforense tra rinunce, PEC “mancata” e un’elezione dall’esito già scritto

Dopo i vari nomi circolati nelle ultime settimane, la rosa dei candidati si è ristretto al solo Gianpaolo Buono

Le candidature ufficiali per il prossimo direttivo dell’Assoforense isolana confermano le anticipazioni fornite su queste colonne. Nell’edizione di ieri siamo stati gli unici a delineare il quadro preciso della situazione che si sarebbe palesata alla vigilia delle elezioni del prossimo 18 ottobre. L’unico candidato alla presidenza è l’avvocato Gianpaolo Buono, dopo il lungo valzer dei nomi circolati nelle ultime settimane: il solo che poteva rappresentare l’alternativa appoggiata da un certo bacino elettorale, l’avvocato Gino Di Meglio, ha preferito evitare di scendere in campo. Intanto si scioglieva come neve al sole la candidatura di Brunella Baggio, con Cristiano Rossetti costretto a ribadire una seconda volta il suo cortese ma fermo rifiuto: anche l’ipotesi di una presidenza affidata all’avvocato Gianluca Maria Migliaccio, che venerdì mattina sembrava rappresentare il miglior compromesso, è stata affossata, lasciando di fatto l’avvocato Gianpaolo Buono da solo a concorrere per la carica di vertice dell’associazione. C’era, è vero, la possibile candidatura dell’avvocato Francesco Pero, ma pare che un disguido di natura telematica abbia impedito al penalista di candidarsi rispettando il termine ultimo, fissato per le 23.59 di venerdì sera. Problemi con la Pec e la firma elettronica, non risolti in tempo, hanno fatto desistere l’avvocato Pero.

A fronte di un unico candidato alla presidenza, sono sei gli avvocati che si contenderanno i quattro posti di consigliere nel nuovo direttivo: Alessandra Castellano, il presidente uscente Francesco Cellammare, Antonio Iacono dello studio Craus, Vito Iacono, Alberto Morelli e Raffaele Pesce

L’avvocato Gianpaolo Buono respinge l’ipotesi di una precisa strategia diretta a far apparire il proprio come l’unico nome in grado di rappresentare l’intera avvocatura: «Non si è riusciti a trovare una soluzione alternativa. L’ultima cosa che avrei voluto era proprio quella di ripetere l’esperienza alla guida dell’associazione. Alla fine, sono stato investito per tale ruolo e non mi sono potuto sottrarre», ha dichiarato l’avvocato Buono. In un momento particolarmente critico per la giustizia isolana, sguarnita di personale e di magistrati, e con la costante spada di Damocle della possibile chiusura della sede tra due anni, il professionista baranese torna a guidare l’Assoforense dopo il lustro della presidenza Cellammare: «Più che fare il “presidente” – ha specificato ancora Gianpaolo Buono – intendo fare da coordinatore di tutti gli avvocati: nessuno si potrà sottrarre al dovere di fronteggiare le varie criticità che incombono sulla giustizia locale. Voglio comunque chiarire che, nel momento in cui supereremo questo momento, spero positivamente, la mia esperienza terminerà. Non intendo ricoprire questa carica a lungo, sia perché è un compito particolarmente gravoso, sia perché richiede grandi riserve di volontà ed entusiasmo, e non credo di possedere tali riserve in questa particolare congiuntura. È stata una scelta sofferta, ma adesso spero ci sia una convergenza non verso i nomi, ma verso gli obiettivi da raggiungere. Soprattutto spero che l’intera categoria comprenda l’eccezionalità del momento storico che stiamo vivendo, vista anche la legislazione nazionale che prevede la soppressione di numerose sedi distaccate, e se ciascuno vorrà portare un contributo ne sarò felice».

In sostanza, la consultazione elettorale di venerdì prossimo servirà essenzialmente a ratificare l’elezione dell’avvocato Buono, e a definire la composizione del resto del direttivo. I candidati consiglieri sono sei: Alessandra Castellano, il presidente uscente Francesco Cellammare, Antonio Iacono dello studio Craus, Vito Iacono, Alberto Morelli e Raffaele Pesce. Ciascun iscritto, oltre a votare per l’unico candidato presidente, potrà esprimere tre preferenze relativamente ai consiglieri. Il direttivo, ricordiamo, sarà formato da quattro componenti più il presidente.

Gianpaolo Buono: «
Più che presidente, intendo fare da “coordinatore” dell’intera classe forense: ciascun avvocato è chiamato a dare il proprio contributo per superare il difficile momento che stiamo vivendo
»

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Tra i favoriti alla corsa al posto di consigliere c’è senza dubbio l’avvocato Cellammare, che pure dopo l’assemblea di luglio aveva più volte dichiarato di essere profondamente deluso e amareggiato dalle modalità con cui gli era stato impedito, tramite una possibile modifica dello statuto, di concorrere nuovamente per la presidenza. «Ho deciso di scendere in campo per non abbandonare in mani sbagliate quanto di buono ho costruito in dodici anni di duro lavoro. Ero sul punto di lasciare tutto – ha dichiarato il presidente uscente – poi invece ha prevalso quella spinta che ha sempre contraddistinto la mia azione nell’ambito associativo». Gli altri nomi più gettonati sono quelli di Alberto Morelli, tesoriere uscente, Alessandra Castellano, ritenuta vicina al futuro presidente, e Vito Iacono. Meno favoriti dal pronostico Antonio Iacono e Raffaele Pesce, ma nel prossimo fine settimana saranno definitivamente sciolti i nodi residui di una delle transizioni più sofferte che l’avvocatura isolana ricordi.

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