Il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Roma ha letto pochissimi istanti fa il dispositivo di sentenza relativo al processo – con rito abbreviato – a carico del giudice Maurizio Stanziola, presidente della V sezione della Corte di Appello di Napoli a giudizio con l’accusa di “corruzione in atti giudiziari” e lo ha assolto con la formula “perchè il fatto non sussiste”. Il GUP ha però rinviato a giudizio con l’accusa di corruzione in atti giudiziari sia il Tenente Antonio Stanziola della Polizia Municipale di Barano e cugino del magistrato sia l’odontotecnico Giancarlo Falanga che avevano tentato – secondo l’accusa – di far annullare in commissione tributaria un procedimento dell’agenzia delle entrate che aveva sanzionato l’odontotecnico dopo un accertamento della Guardia di Finanza. Ricorso che però alla fine era stato rigettato dalla Commissione Tributaria presieduta dal Presidente Stanziola. Soddisfatti gli avvocati del magistrato, il prof. Alfonso Furgiuele e l’avvocato Antonio Pagliano.
