ARCHIVIO 3ARCHIVIO 5

Atti di citazione e ricorsi, è assalto alle casse comunali

ISCHIA – Signore e signori, udite udite, la giunta municipale di Ischia è tornata a riunirsi, dopo che negli ultimi sette mesi dell’anno solare aveva “sfornato” la miseria di due sole delibere (l’anticipazione di cassa per il 2016 e lo stanziamento di fondi per gli eventi natalizi, due fatti per i quali l’atto da parte dell’esecutivo era assolutamente necessario). Ma attenzione, nessuno squillo di tromba: per chi pensa che dal “palazzo” abbiano ripreso a cuore le sorti del paese, è bene dirottare le proprie attenzioni altrove. Le delibere votate infatti riguardano questioni burocratiche come l’adesione al protocollo d’intesa al piano strategico territoriale per lo sviluppo socio-economico dell’isola d’Ischia (con la nomina del tecnico rappresentante), oppure la concessione del partenariato agli istituti universitari “La Sapienza” di Roma e il “Suor Orsola Benincasa” di Napoli per l’evento denominato “Donne, terme e bellezza ad Ischia nel Rinascimento”, l’individuazione del responsabile per il reclamo e la mediazione (a proposito il prescelto è stato Antonio Bernasconi), e la presa d’atto e gli adempimenti successivi ad un tavolo istituzionale che risale addirittura allo scorso mese di luglio.

E anche quel qualcosa che è stato prodotto dalla giunta presieduta dal vicesindaco Enzo Ferrandino (Giosi Ferrandino è ancora lontano dal Comune dopo quella comparsata di qualche tempo fa, che si rivelò una toccata e fuga con la lettura di un documento politico) è semplicemente il frutto di una impellente necessità, per evitare che i cittadini possano contribuire a “spolpare” ulteriormente le già vuote casse dell’ente pubblico di via Iasolino. E l’oggetto è abbastanza emblematico a riguardo: “Autorizzazione a resistere in diversi giudizi proposti innanzi all’autorità giudiziaria ordinaria e innanzi al Tar con atti notificati all’ente, nomina legali”. Eh, già perché il Comune di Ischia, come ricorda proprio la delibera, è stato letteralmente “sommerso” da atti di citazione e ricordi che vengono puntualmente citati. Geltrude Leccia, in primis, ha richiesto il risarcimento dei danni fisici subiti a seguito di un sinistro avvenuto nel primo pomeriggio del 30 novembre 2011 in via Gianturco, a causa della caduta causata da una buca. Un altro atto di citazione è stato poi proposto da Anna Pilato, sempre il risarcimento dei danni a causa di una caduta che stavolta si verificò nei pressi del Cinema Excelsior a causa del marciapiedi dissestato. Lo stesso iter è stato seguito da Emanuela Pulizzotto, che ha presentato il conto dei danni riportati in via dei Nuova dei Conti all’altezza del numero civico 25, quando a bordo del proprio motoveicolo Kymco People rovinava al suolo a causa di terriccio e buca presente sul manto stradale, fatto avvenuto il 22 aprile dello scorso anno. Per la cronaca, le udienze di questi tre episodi sono tutte fissate per la giornata di domani, mercoledì 10 febbraio.

Ma nel palazzo municipale ischitano devono difendersi anche da quattro ricorsi presentati dinanzi alla magistratura amministrativa e dunque al Tar Campania. Il primo riguarda il pagamento dell’indennità di occupazione e del risarcimento del danno ed accessori per l’occupazione del fondo di proprietà di Letizia Mele per la costruzione dell’impianto sportivo in località Fondobosso. Il secondo è stato proposto da Giovanni Mazzella per l’annullamento di un provvedimento con cui il responsabile dell’ufficio tecnico comunale ha annullato in autotutela un permesso di costruire e la relativa autorizzazione paesaggistica. Pietro Pappalardo, invece, chiede giustizia al Tar avverso e per l’annullamento – previa idonea misura cauelare – della nota del 15 ottobre 2015 con cui viene rigettata l’istanza presentata dal ricorrente e finalizzata al rilascio di autorizzazione all’uso del suolo pubblico per la realizzazione di un passo carraio in via Francesco Buonocore a servizio dell’immobile di sua proprietà. Nella stessa delibera l’ente locale ha anche deciso di affidare gli incarichi legali agli avvocati Alberto Morelli, Gioacchino Celotti, Claudia Zanghi, Agata Banfi, Antonio Iacono, Alessandro Barbieri, Massimiliano Taglialatela. Il Comune corrisponderà quattrocento euro oltre iva per i giudizi dinanzi al giudice di pace, seicento euro per quelli dinanzi al tribunale e novecento per quelli davanti alla Corte di Appello, naturalmente oltre iva e cpa. La spesa in questione è stata impegnata come da prassi sull’esercizio finanziario corrente con il relativo impegno assunto dal servizio ragioneria. La speranza, naturalmente, ancora una volta è quella di evitare un vero e proprio salasso delle casse comunali, motivo per il quale ci si è dovuti porre sulla difensiva. Di questi tempi (o meglio, da diverso tempo), sindaco ed assessori davvero non riescono a produrre nient’altro.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex