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Sanità, l’allarme del Cudas: la cardiologia fa “acqua”

ISCHIA. Anno nuovo, problemi vecchi. Succede in diversi settori, sulla nostra isola, e quello della sanità non fa certamente eccezione. E così a lanciare il primo allarme del 2019 è il Cudas Ischia, nella persona della presidente Gianna Napoleone, che in un comunicato bacchetta ancora l’azienda sanitaria locale ed evidenzia una serie di criticità ancora presenti in quello che è l’unico presidio sanitario presente sul territorio.

La Napoleone esordisce scrivendo: “Il nuovo anno è iniziato da pochi giorni e già è saltata una prima scadenza importante per la salute degli isolani. L’ambulatorio di Cardiologia, che dal 1° gennaio avrebbe dovuto riprendere ad erogare anche i servizi negati negli ultimi tempi, continua a non garantire prestazioni e approfondimenti diagnostici essenziali, dall’ECG ad un semplice elettrocardiogramma. Un’assurdità per l’ospedale di un’isola, dove l’incidenza delle malattie cardiovascolari è alta e si inserisce in un dato della Campania ai vertici della classifica nazionale”. Poi arriva la stoccata per il dirigente della Asl Na 2 Nord: “Il direttore generale D’Amore – scrive Gianna Napoleone – che tanto si è preoccupato dei viaggi in traghetto degli isolani per le operazioni di cataratta, farebbe bene a spendersi con la stessa solerzia ed efficienza per assicurarci l’assistenza cardiologica salvavita da cui, a maggior ragione per i limiti dell’insularità, non possiamo prescindere. Su questo e sui Livelli Essenziali di Assistenza gli isolani non chiedono, bensì pretendono risposte concrete immediate. Non accetteremo passivamente lo smantellamento silenzioso del nostro ospedale, che ogni giorno perde qualche pezzo fondamentale”.

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