CRONACA

Pasqua blindata, gli “indigeni” preoccupano più degli sbarchi

Con i porti costantemente presidiati, i controlli delle Forze dell’ordine si rivolgono ai movimenti sul territorio isolano nel fine settimana pasquale

In teoria la situazione non dovrebbe cambiare più tanto nemmeno nei giorni di Pasqua. La “quarantena” generale imposta da decreti governativi, ordinanze regionali e sindacali, in particolare quelle di cui parliamo in altra parte del giornale, dovrebbe infatti garantire anche nel prossimo weekend che l’isola non divenga meta di gitanti in cerca di “evasione”. In ogni caso, ai costanti controlli già presenti sui porti e sulle varie arterie stradali, le Forze dell’ordine intensificheranno la sorveglianza anche in corrispondenza delle strade e delle località più periferiche. È infatti previsto un numero maggiore di pattuglie: quindi non solo sugli snodi viari in prossimità degli scali portuali, ma anche per monitorare gli spostamenti “interni” all’isola, nel caso in cui qualcuno voglia cercare di eludere le stringenti norme anti-contagio da covid19 e riprovare l’ebbrezza proibita della pasquetta tra boschi, spiagge “nascoste” o altri siti comunque più appartati rispetto a quelli serviti dalle strade principali.

Anche il comandante della Polizia municipale di Ischia, Chiara Boccanfuso, spiega che la direzione che sarà intrapresa è quella di aumentare i controlli, mantenendo quelli già stringenti in atto. Il porto di Ischia è infatti presidiato dalla Polizia municipale dalle 7.00 alle 21.00. «Abbiamo ricevuto al Comando alcune chiamate da cittadini che chiedevano se era possibile sbarcare sull’isola come residenti formali, pur mancando a Ischia da mesi – ci ha detto il Comandante Boccanfuso – ma abbiamo spiegato che anche loro sono tenuti a rispettare il divieto di sbarco stabilito dai recenti provvedimenti, sia dai decreti ministeriali che dalle ordinanze sindacali e regionali.

L’area portuale è costantemente presidiata insieme ai Carabinieri; noi abbiamo dalle quattro alle sei unità per ogni turno. Si tratta di misure naturalmente prese di concerto con il sindaco, che ha dato indicazioni in tal senso. Dunque dal punto di vista dei controlli, posso garantire che noi vigileremo costantemente affinché le prescrizioni siano rispettate. Inoltre, ritengo che moltissimi cittadini responsabili e coscienziosi abbiano già escluso la possibilità di spostarsi per venire a Ischia. Naturalmente è auspicabile che il controllo iniziale avvenga a monte, nelle aree portuali di Napoli e Pozzuoli. Si ha notizia anche di alcune multe elevate presso gli scali della terraferma per persone che tentavano di imbarcarsi senza avere un valido motivo per venire a Ischia, cioè esigenze lavorative, di urgente necessità e motivi di salute».

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