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Autmare: «Trasporti e sanità, un binomio inscindibile»

di Sara Mattera

ISCHIA. Mancano ormai poco più di 24 ore alle mobilitazione popolare, indetta dal Cudas, per rivendicare il diritto all’implementazione dei  servizi sanitari del territorio isolano.  Domani mattina, infatti, lo ricordiamo ancora una volta, la comunità isolana marcerà in segno di protesta lungo le strade del Comune di Ischia per ricordare ai vertici dell’Asl Napoli2 Nord che l’isola necessita di risposte concrete alle numerose  emergenze che emergono nei presidi sanitari di Ischia. Risposte che non possono essere più procrastinate né tanto meno liquidate con “letterine” di rassicurazione, scritte tanto per placare gli animi.  Mentre i cittadini isolani si preparano a scendere in piazza, continuano ad arrivare adesioni da parte di associazioni di categoria e non alla mobilitazione di massa.  Tra di esse anche l’Autmare di Ischia e Procida, che nelle scorse ore ha comunicato che darà pieno appoggio alla manifestazione per il diritto alla salute.  Del resto, non poteva essere diversamente dal momento che il suo presidente, il professor Nicola Lamonica, fa parte dello stesso Comitato Unitario per il diritto alla Salute e già alla manifestazione svoltasi lo scorso Luglio aveva dato la propria adesione. La suddetta associazione, quindi, anche questa volta parteciperà alla mobilitazione popolare, rivendicando però non solo il diritto all’implementazioni dei servizi sanitari, ma anche il diritto alla mobilità dei cittadini. Una mobilità che permetta a ogni individuo di potersi recare senza difficoltà nei presidi sanitari presenti sia ad Ischia e Procida, ma anche in quello ubicate sulla terraferma.  «L’Autmare – ha scritto Nicola Lamonica –  è per la piena affermazione  della Sanità  prevista dalla  Costituzione che prevede prevenzioni e cure, che va incontro alle esigenze di tutti, migranti compresi, che garantisce  assistenza e tutela  agli indigenti e agli anziani. Saldiamo pertanto, la giusta rivendicazione  del CUDAS che ci chiama alla lotta, alla nostra vertenza Autmare per una mobilità terrestre e marittima che sia di realizzazione  di diritti  e di cittadinanza  metropolitana». Sulla scia di queste parole Lamonica ha dunque sottolineato qual è l’impegno assunto dall’Autmare sul  fronte sanità e mobilità per le isole di Ischia e Procida. Un impegno riassunto in tre punti fondamentali.  «In relazione alla mobilità per la sanità  dei cittadini delle isole flegree,  il nostro impegno è per corse marittime veloci  annuali, con obbligo di servizio, da e per Pozzuoli, nelle fasce definite essenziali dalla Delibera di Giunta Regionale del 2 Agosto 2016; potenziamento delle corse  terrestri senza scambi di bus  da ogni punto  del territorio dell’Ospedale di Lacco Ameno,  alla Struttura di San Giovan Giuseppe Della Croce  ad Ischia Ponte da riqualificare,  alla Sir da restituire all’isola, ai presidi Asl per  ogni tipo di esigenza; l’istituzione  del biglietto e abbonamento intermodale  terra-mare per giungere in ogni destinazione con tempi e prezzi ridotti e con mezzi accoglienti  così da garantire  la mobilità anche agli anziani». La piena fruizione dei servizi sanitari isolani, insomma, va di pari passo con il diritto alla continuità territoriale. Diritto questo, più volte rivendicato da Lamonica e non solo.  Non a caso, infatti, anche il comitato per la mobilità, formato da diverse rappresentanze isolane del mondo scolastico, degli autostrasporti e della sanità, ha più volte portato all’attenzione dei vertici dell’amministrazione della Regione Campania la necessità di apportare modifiche sia ai collegamenti su gomma sia a quelli via mare, in quanto non rispondenti alle esigenze delle comunità di Ischia e Procida. Parliamo non solo di quelle dei cittadini costretti a recarsi in terraferma per effettuare visite sanitarie e quant’altro, ma anche degli stessi operatori – pendolari  del settore, vessati non solo dal ritmo stressante degli orari ospedalieri, ma anche dai mezzi di trasporto non sempre efficienti.  Sanità e Mobilità, quindi, restano due fattori inscindibili e per i quali i cittadini isolani devono, ancora una volta,combattere.

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