Auto demolita la baracca, la voce del Maio: ora una nuova sede
Rimossa entro la giornata di ieri, come da cronoprogramma, la struttura che ha rappresentato una sorta di meeting point al Maio sin da subito dopo il sisma del 21 agosto 2017. Il dirigente del commissariato di polizia Ciro Re ha donato un crest della PS ai resilienti della zona
La baracca al Majo è stata auto demolita. I resilienti del Majo mantengono il proprio impegno di collaborazione reso alle autorità, al dottor Ciro Re del Commissariato di Polizia di Ischia in particolare, dopo le tensioni scoppiate il 18 ed il 19 settembre scorso, allorquando il comune di Casamicciola Terme aveva provato a demolire il presidio della (Ri)scossa, cosi come era stato ribattezzato all’indomani del sisma del 21 agosto 2017, quando fu eretta come rifugio per gli sfollati e poi per dare assistenza, negli anni, anche con l’alluvione del 26 novembre 2022. Ieri mattina l’Ufficio Tecnico Comunale con l’Ing.Gaetano Grasso, i vigili Urbani con il comandante Chiara Boccanfuso ed il commissariato di Ischia con Ciro Re, i Carabinieri hanno verificato lo stato dei luoghi, acclarato e verbalizzato la rimozione della baracca (con tanto di atto formale firmato). I resilienti del Majo sono stati capaci di tenere desta l’attenzione sulla vicenda e non a caso sulla stessa si sono accesi nuovamente i riflettori anche dal punto di vista mediatico.
Franco Mattera- Coraggio che aveva coordinato le attività del presidio dopo la firma del verbale redatto dalle istituzioni intervenute in forza per la “Baracca degli sfollati del Majo” indicata dopo sette anni come un abuso su suolo pubblico è stato omaggiato di un dono dal Dottor Re quale “amico della Polizia di Ischia”. Un quadretto (c.d. Crest) della Polizia di Stato che la dice lunga sul valore e l’impegno civile e morale di questa gente. Un grande risultato da parte degli anziani e meno anziani della zona che sono riusciti a farsi sentire hanno fatto valere le loro ragioni e che da sempre si battono affinché il loro paese non muoia. Hanno ceduto la loro Baracca simbolo di forza, ora chiedono un punto alternativo che possa sostituirlo. Il Comune ha fatto sapere che li un giorno dovrà sorgere un parco giochi inclusivo per bambini. I resilienti della (Ri)Scossa hanno anche predisposto e lanciato un appello al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al premier Giorgia Meloni affinché “accolgano il nostro grido di dolore. – sottolineano Franco Mattera e ad alcuni dei presidianti con 160 sottoscrittori, affinché oltre al parco giochi anche il presidio sia parte del progetto– Chiediamo, con questa lettera che inviamo ai nostri presidenti che ci sia rispetto e considerazione del nostro dolore e delle sofferenze che abbiamo patito e che, nell’ambito di una ricostruzione che non parte e di una emergenza ancora in atto, si preservi un luogo simbolo del sisma e dell’alluvione, che ha assolto ad importante presidio di protezione civile e centro di aggregazione, dove la gente ha trovato rifugio nei giorni difficili e continua a farlo anche oggi”.
Gli anziani capitanati da Franco Mattera “Coraggio” hanno anche indirizzato un appello al capo dello Stato Mattarella. Intanto il sindaco Giosi Ferrandino in una missiva promettere nel piano di riqualificazione uno spazio decoroso per gli anziani
Prima della demolizione avevano chiesto un incontro al sindaco con le suddette 160 firme che, però, non ha avuto tempo di riceverli, mentre sono stati incontrati dal Vescovo Mons.Carlo Villano. Lo stesso Giosi Ferrandino poi ha inviato ieri, dopo la redazione del verbale al Majo, una lettera a Franco Mattera dove parla della riqualificazione che si sarà in la da venire e la possibile previsione di un posto per loro come punto di incontro. Ferrandino ha fatto sapere che nel prendere atto della nota di Mattera inviata il 24 settembre per l’incontro urgente prima della demolizione può essere fissato ora che stata abbattuata: “l’appuntamento da Lei richiesto può essere fissato per venerei 4 ottobre alle ore 11.00 presso il Municipio. in via S. Girardi. 15. Colgo l’occasione per, sottolineare che Piazza Maio è e sarà al centro di un progetto di riqualificazione che interessa l’intero territorio comunale- ha scritto il sindaco- Non e un caso, infatti, che proprio dal Maio siano iniziate le prime demolizioni- spiega segnalando una serie di problematiche inerenti la baracca a cui si riconosce comunque il ruolo avuto nell’emergenza ancora in atto- Una ripartenza che passa anche per la demolizione d’un manufatto che, a ridosso dell’emergenza, ha rappresentato un punto di riferimento anche logistico, ma che ora presenta varie problematiche. Infatti, oltre alla illegittimità edilizia sussistono quelle relative alla sicurezza, all’igiene ambientale e decoro dell’area intera. Come ho già avuto modo di comunicare. la demolizione della “baracca” non comporterà la perdita un punto di ritrovo per gli anziani del luogo: all’interno della progettazione di riqualificazione e rigenerazione urbana di Piazza Maio vi sono presenti alcune opzioni riguardanti la realizzazione di un luogo a completa disposizione di anziani e residenti dell’area dove potersi ritrovane e soprattutto un lungo decoroso e che evidente, ancor di più la storicità e lo spirito di comunità che da sempre caratterizzai il nostro Comune”.