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«Autovelox promossi, politica bocciata»: sicurezza stradale, le “pagelle” di Calise

Il presidente del Comitato del Buonsenso Paco Jovine in una intervista al nostro giornale si esprime positivamente sull’installazione dei rilevatori di velocità poi si sofferma sull’attività di sensibilizzazione svolta. Un plauso alla polizia e una stoccata agli amministratori locali, si “salva” solo Enzo Ferrandino

Partiamo dall’attività svolta dal comitato da te presieduto. La percezione diffusa è che rispetto ad un passato anche recente una certa opera di sensibilizzazione nella cittadinanza isolana stia cominciando a dare i suoi frutti. E’ soltanto una nostra impressione o ce lo puoi confermare?

«Posso confermare che la tua impressione corrisponde assolutamente al vero, e vorrei aggiungere con un pizzico di orgoglio che crediamo che la nostra opera di sensibilizzazione indirizzata ai nostri concittadini ed alle autorità preposte abbia sortito risultati che fino a qualche tempo fa erano impensabili. Invece siamo scesi tra la gente, dialogato con le persone ma soprattutto come Comitato ci abbiamo messo la faccia, cosa che prima non era mai stata fatta. Sì, la percezione che qualcuno di concreto è stato fatto c’è’ ed è anche decisamente palpabile».

Ormai siete attenti osservatori dei fenomeni legati alla circolazione stradale: quali sono i “peccati” più significativi commessi da automobilisti e centauri sulle nostre arterie viarie?

«Permettimi una veloce parentesi e premessa. Questo comitato nasce per sensibilizzare sulle tematiche attinenti la sicurezza stradale, anche se però il nostro obiettivo è quello di allargare la sfera di incidenza su vivibilità del territorio ed educazione al rispetto delle regole, non soltanto quelle stradali. Tutto ciò che ha a che fare con il “buonsenso” ci vede presenti e mi spiego: se il buonsenso impone di non lasciare una busta di spazzatura fuori orario bisogna essere rispettosi delle regole, ecco perché cerchiamo di incidere a 360 gradi. Ritornando alla tua domanda, ci occupiamo di sicurezza stradale e quello che si evince – purtroppo – è che sotto questo aspetto a Ischia c’è una maleducazione conclamata: c’è chi parcheggia nei pressi degli attraversamenti pedonali adducendo il pretesto che lo fa per un attimo, ma un attimo di tante persone finisce col riempire l’intera giornata. Che dire poi dei parcheggi contromano o in curva e della guida con il telefono cellulare all’orecchio e senza indossare la cintura di sicurezza. Però…».

Però?

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«Però – come per magia – ogni qualvolta arriviamo in terraferma diventiamo automobilisti modello: mettiamo la basetta per il cellulare, rispettiamo i limiti di velocità, teniamo insomma comportamenti virtuosi che dimentichiamo o ignoriamo a casa nostra».

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Soddisfatto dell’operato e del lavoro svolto dalle forze dell’ordine?

«Non ti nascondo che all’inizio abbiamo avuto qualche difficoltà ad interfacciarci con le autorità, poi da qualche mese abbiamo davvero instaurato un rapporto meraviglioso con la Polizia di Stato. Il vicequestore Ciro Re, al netto della sua professionalità, è davvero una persona squisita, disponibile e dalla elevata sensibilità. E’ grazie a lui se il comitato è riuscito a intervenire e incidere su questioni nelle quali precedentemente non avevamo voce. Per il resto ci interfacciamo tramite pec con le polizie municipali dei Comuni isolani, con Ischia in particolare: con il comandante Chiara Romano riusciamo ad avere interlocuzione ed ottenere un discreto rispetto delle regole»

Negli ultimi tempi si è riaccesa la discussione sugli autovelox, e soprattutto sul fatto che siano o meno illegali. La vostra posizione è chiara, al netto di ogni considerazione di natura legale rappresentano un deterrente contro l’alta velocità. Posso chiederti cosa avete riscontrato di positivo dopo la loro installazione?

«Sono perfettamente in linea con le tue parole. Noi non siamo avvocati e non entriamo nel merito giuridico della materia non essendo competenti. Dunque non ci pronunciamo ma oggettivamente l’installazione degli autovelox è stato un fatto indubbiamente positivo: c’erano dei limiti di velocità che esistevano da sempre ma che non venivano mai rispettati, la verità è che adesso la gente si lamenta perché l’indisciplina e la violazione delle regole ha iniziato a toccare la tasca. Chi ha da ridire non rispetta la segnaletica. Che poi le limitazioni alla velocità siano o meno congrue è il caso di ricordare che questo non viene deciso certo dai Comuni ma dalla Città Metropolitana che attraverso accurati sopralluoghi tecnici li stabilisce mettendoli di conseguenza in atto. La verità è che i benefici si vedono, in fondo due minuti in più non ci cambiano la vita e la circolazione è più sicura: sono scomparsi gli incidenti, non si registra nemmeno più l’investimento di animali cosa che prima sulla Superstrada rappresentava una costante. Al tirar delle somme siamo favorevolissimi agli autovelox, ci mancherebbe altro».

La classe politica isolana su una tematica del genere ha dato le risposte ed il supporto che vi aspettavate, va bocciata o rimandata in attesa di ulteriori miglioramenti?

«Con un pizzico di amarezza devo prendere atto che il problema è soprattutto – se non esclusivamente – di chi lo vive. Il nostro comitato è nato dopo la morte di Francesco Taliercio, figlio di Leonardo e Sonia. Quando capita una tragedia all’inizio siamo tutti colpiti dal punto di vista emotivo, poi pian piano questo aspetto va a sfumare e il dolore rimane solo a chi materialmente deve sopportarlo. Comunque, tornando agli amministratori locali, dobbiamo dare atto al sindaco Enzo Ferrandino di essere sempre presente ai nostri incontri così come è accaduto in occasione della giornata della memoria quando fu scoperto il monumento in ricordo delle vittime della strada. Dagli altri sindaci, sarei ipocrita a negarlo, ci saremmo aspettati qualcosa di più…».

In che cosa ritenete che la vostra azione possa essere ancora più incisiva nell’immediato futuro?

«Riteniamo che – al di là dei controlli messi in atto dalle autorità – occorra un’inversione di tendenza e un deciso cambio di mentalità di noi cittadini. Mettendoci alla guida, dobbiamo essere in grado di capire che siamo gli unici responsabili del destino nostro e spesso anche di quello del prossimo. E’ importante partire dal basso, dalle scuole: noi lo abbiamo già fatto con la Polizia di Stato, il 6 maggio con la Scuola Mattei abbiamo un incontro destinato agli studenti che si svolgerà presso il Cinema delle Vittorie di Forio. E adesso che torneranno le belle giornate ci rivedremo con il nostro gazebo nelle piazze isolane, perché la sensibilizzazione non è mai troppa».

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