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Baby giocatori d’azzardo nel parcheggio, blitz della polizia

Almeno una decina di adolescenti condotti in commissariato, dove sono stati poi convocati anche i genitori: puntavano forte e si sistemavano come se niente fosse nel parcheggio di via Alfredo De Luca

Raccontata così, sembrerebbe quasi una barzelletta di mezza estate. Perché se è vero che il senso del pudore è ormai diventato un optional e che l’essere umano riesca a inventarne di tutti i colori, non possiamo fare a meno di osservare che in talune circostanze si vada davvero oltre. E l’ultima operazione in ordine di tempo eseguita dagli agenti del commissariato di Ischia, guidati dal vicequestore Alberto Mannelli, rappresenta davvero la punta dell’iceberg di quello che può accadere in alta stagione ad Ischia, che volente o nolente si ritrova ad essere quasi l’ombelico del mondo con tutto quello che ne consegue. Secondo quanto si è appreso negli uffici di via delle Terme sarebbero sfilati almeno una decina di ragazzi, tutti adolescenti (in alcuni casi, se non nella stragrande maggioranza, di età inferiore ai 14 anni), chiamati evidentemente a dare delle spiegazioni agli inquirenti per condotte poco chiare.

Inizialmente il pensiero è corso a qualche banda di “muschilli” dedita al disturbo della quiete pubblica nelle ore notturne attraverso schiamazzi o altri episodi ma la realtà, invece, era decisamente diversa e tanto incredibile quanto allucinante. Gli uomini guidati dal vicequestore Mannelli, infatti, hanno potuto appurare che questo gruppo di ragazzi – tutti originari e residenti in terraferma ed in vacanza ad Ischia con le rispettive famiglie – avevano dato vita ad una vera e propria bisca. Ma attenzione, non in qualche sottoscala o cantina e quindi lontano da occhi indiscreti: in fondo, con la calura che c’è di questi tempi, meglio farlo all’aperto. Quel che lascia sbigottiti è la cornice prescelta: si tratta del rinnovato parcheggio di via Alfredo De Luca dove nella fascia oraria notturna bastava munirsi di un tavolo, qualche sedia pieghevole facilmente trasportabile, un mazzo di carte, un bel po’ di grana ed il gioco era fatto. Tutto questo in pieno centro urbano, a meno di cento metri dal commissariato di polizia e poco più di cinquecento dalla caserma dei carabinieri. Una sfrontatezza alimentata dal fatto che spesso si giocava a carte anche dopo che il sole era sorto, con un andirivieni di automobilisti o passanti dall’area individuata. E c’è un altro aspetto inquietante, quello legato alle puntate: pare che di “bigliettoni” ne corressero parecchi, siamo ben lontani dagli spiccioli che vengono utilizzati ad esempio nel periodo natalizio per giocare a tombola.

A quanto pare, questo “teatrino” è andato in scena per alcune sere, fino a quando l’intervento dei poliziotti ha sancito la fine delle ostilità. E così, in commissariato, hanno dovuto sfilare anche i relativi genitori, che soprattutto in alcuni casi rischiano di dover rispondere dinanzi all’autorità giudiziaria per conto dei propri congiunti. Insomma, Ischia non sarà Ibiza ma da qui a pensare che non ci sia meglio da fare, dalle nostre parti, che giocare a carte in un parcheggio, beh onestamente ce ne corre.

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