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Balli di gruppo e tornei di calcetto alla Mandra contro le “prese di capelli

 

ISCHIA –Quella della Mandra è una delle spiagge più belle dell’isola. Chi riesce a ritagliarsi un po’ di tempo da dedicare al relax in questo fazzoletto di bellezza ischitana si immerge nell’idea stessa di Estate: tuffi in acqua cristallina, bimbi intenti a giocare sulla spiaggia, mamme vigili con un occhio ai propri figli e un altro chiuso per godere della bellezza del posto, il tutto incastonato nel meraviglioso panorama della Spiaggia dei Pescatori racchiusa tra gli incantevoli palazzi dei pescatori ravvivati dai tipici colori pastello e sullo sfondo il maestoso castello Aragonese e le isole di Procida e Vivara ad abbracciare uno scenario mozzafiato.

La spiaggia però è piccola, i bagnanti sono tanti e non sempre la vivacità dei ragazzi che intendono liberare la propria irrefrenabile energia in lunghe partitelle di pallone incontra il consenso di chi proprio non ci sta a subire pallonate e schiamazzi per ore e ore. Succede così che fazioni opposte di bagnanti non solo si scontrano verbalmente, ma arrivino addirittura a usare le mani, come è successo qualche giorno fa sull’arenile che si estende di fronte al Castello Aragonese. Prima lo scambio di epiteti poco cortesi, poi qualche spinta e infine mamme che si sono “prese a capelli” – come si suol dire – fino a costringere gli altri bagnanti a intervenire per sedare gli animi, subendo anche qualche danno collaterale pur di porre fine a una zuffa che di certo non ha fornito un buon esempio ai bambini e ragazzi che hanno visto scoppiare una gran confusione solo per qualche colpo di pallone.

Stanche di questi continui litigi, le mamme che hanno provato a fare da paciere più volte per mantenere la calma e consentire a tutti di godere delle bellezze della spiaggia dei pescatori in piena sintonia, si sono organizzate in una serie di piccole ma lodevoli iniziative in modo da mettere un po’ d’ordine nella gran voglia dei ragazzi di giocare in spiaggia, ma cercando di rispettare anche chi sull’arenile si dirige per rigenerarsi con un po’ di tranquillità.

Al motto di “fate l’amore, non fate la guerra” si è iniziato con una sessione di balli latini americani e napoletani sotto la guida dal talentuoso Lucky, un ballerino che è riuscito a unire decine di persone tra mamme, papà e ragazzi al suono coinvolgente della musica. È bastato un microfono, delle casse e la voglia di stare assieme. “Siamo tutti una famiglia” ha più volte ricordato l’animatore della Mandra per spegnere nei balli e nella musica le incomprensioni emerse negli ultimi giorni.

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Non me l’aspettavo – ha dichiarato Giovanna Mazzella, una delle mamme promotrici di questa importante iniziativa – è bastata un po’ di musica per unire tutti. Dopo aver organizzato in pochi giorni questo evento abbiamo ricevuto anche i complimenti dei turisti che hanno molto apprezzato la nostra iniziativa. L’idea – ha continuato la mamma – era quella di unire i residenti della zona con i bagnanti e dare un messaggio diverso rispetto a quello che è stato dato fino ad ora”

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Sorrisi, abbracci e allegria hanno coinvolto i bagnanti, animati dal motto “ facciamo l’amore e non la guerra”. L’iniziativa ha funzionato e dopo l’evento “Ballando in spiaggia con Lucky” che verrà riproposto oggi pomeriggio a partire dalle 17.30.

Ma alla Mandra c’è spazio anche per altre attività oltre che per i balli. Per accontentare i ragazzi impegnati in lunghe partitelle di calcetto le mamme della Mandra hanno fatto richiesta al Comune di poter organizzare un torneo di calcetto che possa così canalizzare l’irrefrenabile vivacità delle decine di ragazzi che si recano in spiaggia con pallone e tanta voglia di giocare.

Così, dopo aver effettuato una colletta tra i bagnanti, è stato organizzato anche un torneo di calcetto che ha suscitato il vivo interesse di bambini e ragazzi della zona. Con i soldi raccolti sono state comprate medaglie e coppe che verranno poi distribuite ai vincitori.

Nulla è stato lasciato al caso pur di non arrecare danno e fastidio agli altri bagnanti. Le partite si effettueranno sull’arenile ad almeno tre metri di distanza dalle abitazioni, inoltre sarà installata una rete di protezione per evitare che il pallone finisca lontano dal campo di gioco, nella zona dove chi prende il sole non ha voglia di essere seccato, il perimetro di gioco verrà di continuo bagnato, così da evitare che si alzi fastidiosa polvere. Ma non basta: le partite saranno attentamente osservate dai genitori e il gioco dovrà svolgersi nel nome del Fair Play. Al primo fallo reputato cattivo l’espulsione dal campo di gioco è immediata, anche parolacce sono al bando, non sarà tollerato alcun turpiloquio di sorta.

Avevamo in mente di organizzare anche qualcosa per i più piccoli, con i tipici giochi da spiaggia, dal ruba bandiera al percorso ad ostacoli, ma per questo genere di iniziative è necessario comprare accessori che al momento la nostra colletta non ci consente di acquistare. La speranza – ha concluso Giovanna – è che nei prossimi giorni riusciamo a trovare qualche finanziatore che ci consenta di continuare su questa strada in modo da mantenere la tranquillità eeliminare ogni possibile fonte di scontro tra i bagnanti.

 

 

 

 

 

 

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