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Balneari Ischia, raggiunto l’accordo per la tariffa unica

di Francesco Ferrandino

ISCHIA –Tariffa unica per l’intero litorale ischitano. È questa l’iniziativa intrapresa dai gestori degli stabilimenti balneari del comune capofila, per rispondere in modo adeguato alle esigenze del turismo estivo. Un’iniziativa quasi in controtendenza, visto l’individualismo e la mancanza di unità d’intenti che costituisce una costante sulla nostra isola, presso quasi ogni categoria, e che va quindi salutata come il segno di un cambiamento in positivo,  ovviamente sempre e solo se ciò andrà a vantaggio del servizio offerto alla clientela. È  nota la mancanza di coesione nella categoria dei balneari. Le problematiche comuni sovente riesplodono a ogni inizio stagione, per poi sopirsi con l’autunno, mentre ciascun concessionario ha sempre mantenuto la propria personale visione circa la gestione del proprio tratto di litorale, senza che emergesse davvero una reale “coscienza di gruppo”. Negli ultimi anni, ecco l’inversione di tendenza. Diversi gli elementi che hanno concorso a realizzarla: la crisi economica, il calo delle presenze, l’erosione degli arenili, sono problemi che hanno equamente colpito tutti gli imprenditori del settore balneare, facendo emergere progressivamente la consapevolezza che soltanto con un’azione comune si sarebbe potuto far fronte alle difficoltà cui è andato incontro il comparto nell’ultimo decennio. Tra i vari aspetti, anche quello della tariffazione per ombrelloni e sdraio.

La corsa al ribasso dei prezzi che aveva caratterizzato le ultime stagioni ha pesantemente inciso sui bilanci e quindi sulla capacità di investimento in prospettiva futura da parte degli esercenti, in una spirale sempre più perversa che si rifletteva ovviamente in prima battuta sulla qualità dei servizi offerti alla clientela. La strategia comune raggiunta a Ischia ha comunque numerosi precedenti sul territorio nazionale, segno che essa rappresenta quasi una tappa obbligata per mantenere un certo standard di servizi senza rinunciare al miglioramento progressivo degli stessi. A Senigallia, sull’Adriatico, sin dal 2008 gli stabilimenti balneari del litorale raggiunsero un accordo per il prezzario unico. Stessa cosa a Bordighera, in Liguria, dal 2012, mentre sul litorale friuliano, a Grado, due anni fa è stata lanciata la “tariffa mare unica”.

L’accordo raggiunto dai balneari di Ischia si inserisce quindi in un trend ormai consolidato, anche se sull’isola è per ora limitato al solo comune capofila. Il regolamento del demanio marittimo, approvato lo scorso anno dal Consiglio Comunale di Ischia, oltre a stabilire obblighi di pulizia degli arenili e i requisiti per il rilascio delle concessioni, prevede anche la pubblicità delle tariffe, che dovevano essere comunicate alle istituzioni entro il 30 aprile. Le associazioni di categoria, cioè la F.i.b.a. e la S.i.b., hanno presentato entro tale data lo schema dei prezzi minimi e massimi delle tariffe, compreso il mese di maggio, anche se taluni stabilimenti non sono ancora operativi. Tutti hanno aderito, o meglio quasi tutti, perché un paio di esercenti hanno ritenuto di non seguire l’orientamento unitario e di continuare a muoversi autonomamente. I rappresentanti delle sigle del settore plaudono all’accordo, come leggete a parte,  sperando che l’effettivo miglioramento dei servizi e della qualità non resti confinato alle intenzioni.

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