A “BAMBENELLA” IN CULLA EMOZIONA IL POPOLO DELLA MANDRA OGGI L’ASSALTO SIMULATO DEI SARACENI ALLA TORRE DEL MOLINO

Foto di Giovan Giuseppe Lubrano
Questo settembre 2018, apertosi con i solenni festeggiamenti in onore del Santo Patrono San Giovan Giuseppe della Croce prosegue alla grande con quattro appuntamenti di festa in sequenza, il primo dei quali la “Festa dei Popoli del Mediterraneo”, apertasi venerdi 7 si conclude questa sera 9 settembre con la simulazione scenografica dell’assalto saraceno, la festa della Bambenella di ieri 8 settembre e la festa dell’Addolorata i prossimi 15e 16 settembre. Quindi il momento festoso si è spostato alla Spiaggia dei Pescatori tra la Mandra e Punta Molino dove gli abitanti della zona già da qualche giorno sono in piena festa di contrada . L’appuntamento festoso che più suggestiona, fra devozione, spiritualità e fede è la festa della Bambenella, la Madonna Bambina che si venera ed allo stesso tempio si “Coccola” nell’antica chiesetta di vecchia costruzione sita lungo la spiaggia dei pescatori, quasi in riva al mare ed è dedicata a San Giovan Giuseppe della Croce. La chiesetta curata da alcune donne devote della zona, presenta la facciata semplice di un giallo tenue come semplice è il suo interno dove si professa un culto antichissimo alla Madonna Bambina che gli abitanti del posto chiamano da sempre “’A Bambenella”. La sua festa viene celebrata l’8 settembre (ieri) nel giorno della Natività di Maria Santissima con un programma ricco e intenso a cominciare dal mattino presto con messe, preghiere e canti in dialetto, processione per le viuzze del Borgo di Punta Molino oltre l’ex carcere, messa solenne sulla spiaggia a due passi dalla chiesetta,celebrata dal Vescovo d’Ischia Mons. Pietro Lagnese coadiuvato dal porroco don Carlo Candido e spettacolo comico-musicale di intrattenimento. Tutto all’insegna di una tradizione forte che è manifestata soprattutto col tipo di devozione popolare delle genti del luogo che invocano attenzione e grazie da Maria Bambina con la preghiera recitata così in dialetto delle nonne “ Bambenella mia Maria, aduramm e rinngraziam ‘a Santissima trinità, ‘ o Padr, o Figliuole e ‘u Spiritu Sant a fatt nascer a Marie ne me salva st’anima mi” e il canto sentito e continuo “Quant’ ‘e bella sta Nennella,fa li Santi nammurà”, Alla festa di ieri, come amnche per gli anni passati, hanno partecipato tutti gli abitanti della Mandra, Punta Molino e contrada Addolorata, a cui si sono aggiunt fedeli anche delle altre parti del Comune, da Ischia Ponte a Porto d’Ischia per la popolarità conquistata sul campo dell’evento religioso che mette insieme spiritualità, tradizione e folklore a cui la Chiesa si presta senza problemi. Ad attirare ancor di più ischitani e turisti nell’omaggio alla Bambenella nel giorno della sua festa, è soprattutto il fascino che emana Maria Bambina dal volto roseo, vestita di bianco e adornata di merletti così come anche il suo corpo e il capo, adagiata in una barca in legno che le fa da culla, posta stabilmente sotto l’altare maggiore della chiesetta in una teca di vetro. Il suo momento di trionfo nella fede dei suoi numerosi devoti è quando viene prelevata, come è accaduto ieri, dalla singolare culla e portata in processione in braccio al parroco e al Vescovo alternandosi durante il percorso della processione. Spettacolo suggestivo e bella fede espressa nella semplicità dell’amore tributato a Maria Bambina con le significative preghiere e gli accorati canti in dialetto come piacevano alla sfortunata sua devota, l’indimenticabile Lina Balestrieri volata al cielo nelle braccia del Signore quale vittima del terremoto dello scorso anno a Casamicciola. La Festa della Bambenella, di quest’anno, è stata ancora una volta l’ occasione giusta per ricordare la memoria di Lina Balestrieri-Cutaneo che ogni anno insieme a suo marito l’artista Antonio Cutaneo contribuiva attivamente nella organizzazione e nella diffusione del culto di Maia Bambina. Quindi per Lina è stato anche quest’anno una festa proiettata nei cielo al posto di una tristezza che non è stata tristezza, ma solo gioia di saperla al fianco di Maria Bambina lassù dove ieri dalla spiaggia dei pescatori alla Mandra sono arrivate le preghiere del Vescovo Lagnese, di Don Carlo, del marito affranto Antonio Cutaneo, delle figlie e di tutti i presenti alla celebrazione ad imperituro ricordo di un’ amica di tutti, di una donna di preghiera, di una signora nobile nell’animo e nelle azioni. La Festa dei Popoli del Mediterraneo, iniziata l’altro ieri 7 settembre con la sfilata in costume del tempo si è svolta per iniziativa dell’Associazione Largo dei Naviganti. Il programma ripercorre la linea delle precedenti edizioni tra momenti di aggregazione culinario- gastronomico e spettacoli a carattere folkloristico e rievocazione storica dell’ assalto sasraceno al borgo dei pescatori di Punta Molino che vedremo questa sera. Essa è curata dall’Ass. Ischitani nel Mondo, “Pe’ terre assaje luntane”, che quest’anno purtroppo salterà l’atteso appuntamento. La festa dell’Addolorata del 15 e 16 settembre in realtà chiude il ciclo estivo delle festa patronali a Ischia per alcune delle quali si è fatto la solita sterile polemica per i fuochi si, fuochi no, trascendendo nel ridicolo e nell’ossessivo. Speriamo che con l’Addolorata , almeno si misurino le parole che, pronunciate in maniera scomposta, fanno più male dei…botti.
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