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Banche, conti correnti sempre più cari ma gli interessi sono fermi a zero

I risparmi che con tanta fatica si depositano sul conto corrente si sa, rendono ben poco. Nell’ultimo anno poi i costi per la tenuta del conto corrente hanno registrato una crescita decisamente importante e qualcuno parla di stangata.

Secondo le stime (fonte “SosTariffe.it“) i costi dei primi dieci operatori del settore sarebbero cresciuti in media del 20%, con punte che superano anche il 40%. L’aumento medio si aggirerebbe intorno ai 36 euro. Cifre non da poco, specie se si tiene conto che il balzello si è verificato soprattutto negli ultimi mesi del 2017 e che il trend non sembra arrestarsi, stando a quanto riferito dalle associazioni dei consumatori.

Da fine novembre il costo annuo di un conto tradizionale usato nel canale online è salito in media del 3,8% a 106 euro, mentre l’incremento è dell’1,5% a 134 euro per il conto normale dove già i costi erano saliti l’anno scorso (in media +20% dal gennaio 2016 al novembre 2017). Da gennaio hanno ritoccato le spese all’insù Unicredit e Carige, Bnl e Cariparma. Ma anche Widiba (Mps) ed Hello Bank (Bnl).

Ma perchè questi aumenti? Secondo Banca Intesa a pesare sono i tassi negativi applicati dalla BCE. Per Unipol Banca invece grava l’incremento dei costi legati a interventi legislativi e regolamentari e a impegni imposti dalle autorità per la sicurezza dei clienti. Poi c’è preponderante la volontà delle banche di spingere la clientela verso l’online.

 

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