Questa marcia contro la violenza, oggi, per noi di Azzurro Donna, ha un significato ancora più grande: marciamo infatti non solo per le numerose vittime della violenza in Italia ma per tutte le donne nel mondo che in questo momento, a causa delle guerre in corso, stanno subendo violenza fisica e psicologica tutti i giorni. Perché la violenza contro le donne è una aperta violazione dei diritti umani, purtroppo diffusa senza distinzioni geografiche, generazionali o sociali. La violenza contro le donne, ovunque si presenti, in qualsiasi si forma si evolva, non può passare sotto traccia come “uno” dei tanti punti su una lista. La violenza delle donne, oggi, è “il” punto. E noi di Azzurro Donna lo mettiamo al primo posto, oggi più che mai.
Denunciare una violenza è un atto che richiede coraggio. Il coraggio anche di non sentirsi capiti, cosa molto più diffusa di quanto si pensi, il coraggio di non essere la priorità, il coraggio di tutte le conseguenze che la messa in “ribalta” della violenza oggi comportano. E noi di azzurro donna abbiamo il dovere di sostenere le donne che hanno la forza di denunciare i propri carnefici. Un paese si potrà dire veramente libero quando avrà raggiunto una parità di genere reale, e non per sentito dire.
Il 25 novembre marciamo nel nome di tutte le donne che hanno avuto il coraggio di denunciare, e anche di tutte quelle che ancora non hanno la possibilità di farlo. 
Marciamo in nome di tutte le donne lasciate nel silenzio, senza voce per parlare, e senza occhi o orecchie che le vedano o le ascoltino. Marciamo insieme per loro, nella speranza che tante voci possano finalmente far venire a galla ciò che si vuole ancora considerare invisibile, o non importante. Che questi voci, insieme, diventino una sola, forte, chiara, e quindi non più trascurabile, ma “il” punto.
