Sono cominciati ieri mattina i lavori di ristrutturazione all’esterno della facciata della Chiesa di San Sebastiano Martire, a Barano. Dopo circa due mesi dall’installazione dei ponteggi, la ditta incaricata delle opere ha finalmente aperto il cantiere. I lavori dureranno alcuni mesi e riguarderanno l’intera struttura esterna del luogo di culto antico più di 400 anni. Si aggira attorno ai 200 mila il costo del radicale intervento che sarà in parte finanziato dall’8×1000 e in parte dai fondi messi a disposizione della Curia. E’ da anni che il restyling della chiesa principale di Piazza San Rocco è stato deciso per lo stato fatiscente esterno. L’iter delle autorizzazioni ha trovato non poche difficoltà nelle stanze della Soprintendenza che hanno notevolmente inciso sui ritardi dell’esecuzione.
Resta ancora incerto il destino della statua del Redentore che sovrasta il campanile, tre anni fa sottoposta ad una messa in sicurezza d’urgenza per le grosse crepe lungo tutta l’effige composta da gesso e malta. Fu il Sindaco Paolino Buono ad emanare un’ordinanza ad hoc per invitare ad eliminare il pericolo del Cristo che sovrasta Barano dal 1909. Furono necessarie oltre ore di lavoro e l’ausilio di un cestello a più di 15 metri d’altezza. Intanto, desta più di qualche preoccupazione il distacco di alcuni rosoni in gesso al di sotto del cornicione della Chiesa di San Rocco, a circa 100 metri di distanza dall’ex convento. Non si registra ancora nessun sopralluogo né una verifica che stabilisca le cause del cedimento. Resta misteriosa la tempestiva rimozione dei residui caduti sul sagrato e solo un’attenta osservazione di un cittadino ha messo in luce la preoccupante situazione già nei mesi scorsi. Non si è provveduto ad alcuna opera di messa in sicurezza mentre l’area è continuamente frequentata da fedeli durante le cerimonie religiose e dai passaggi dei pedoni.
Luigi Balestriere
