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Barano, il consiglio dice no al Comune unico

Tutto secondo copione. Nemmeno mezz’ora di discussione per dire no al Comune Unico dell’Isola d’Ischia. Tanto è bastato al Consiglio Comunale di Barano per formalizzare il parere negativo in sede dibattimentale. Compatta la maggioranza del Sindaco Dionigi Gaudioso, storicamente contraria all’unione comunale, che ha votato negativamente. Come prevedibile, gli unici voti favorevoli sono stati quelli della minoranza consiliare. «Il nostro parere negativo è noto sin dalla campagna elettorale nel corso della quale abbiamo chiaramente manifestato la nostra contrarietà al Comune Unico – ha puntualizzato il primo cittadino –. Il referendum del 2011 non raccolse nemmeno il 28% e la popolazione ha dimostrato non essere interessata al quesito. Inoltre, mi chiedo come mai si pensi di unire solo i Comuni dell’Isola d’Ischia e non a Capri, che ne ha due, o a quelli della Penisola Sorrentina. I risparmi vanno fatti in Consiglio Regionale e tagliando le indennità dei Consiglieri».

Il sostegno alla tesi di Dionigi Gaudioso è arrivato anche da Paolino Buono, che ha presieduto per la prima volta i lavori come Presidente del Consiglio Comunale di Barano. «Unendoci rischiamo di diventare periferia e rischiamo di perdere le nostre peculiarità – ha dichiarato -. Non è chiaro perché si chieda  a noi il parere e non si faccia una legge che unisca tutte le realtà e non solo quelle ischitane. Credo che l’unione sia catastrofica e si crei un altro carrozzone. Riteniamo, nell’interesse dei cittadini, avere il Comune di Barano». Di parere opposto, invece, il capogruppo consiliare Clotilde Di Meglio: «Si pensa al bacino di voti, di consensi e non si valuta il peso specifico istituzionale con una realtà di 60mila abitanti – ha contestato – né si pensa ai contributi e ad i finanziamenti ad essa legati. Barano non perde alcuna peculiarità. Il Comune Unico è l’unica opportunità per Barano di uscire dall’arretratezza».

La replica di Maria Grazia Di Scala non si è fatta attendere.«La legge Del Rio spiega nel dettaglio cosa comporta l’accorpamento di Comuni e Barano non perde alcuna peculiarità né il municipio e gli uffici- ha ribadito – . I fatti a cui si fa riferimento sono passati e di un’altra epoca e nel corso del passato referendum fu fatta una pessima informazione. Capri e la Costiera Amalfitana saranno anche loro interessati dall’accorpamento, così come altre realtà campane. Quanto alla riduzione degli stipendi, lo stesso De Luca ha respinto la riduzione delle indennità ed ha aumentato i dirigenti con lauti compensi». Non erano ancora le 13.00 quando il quesito è stato liquidato negativamente con gli otto voti della maggioranza (era assente Pietro Buono). Una storia già vista.

Luigi Balestriere

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