CULTURA & SOCIETA'

Barano dice addio a Pinetta Di Meglio, l’ultima sarta

A tracciarne un ricordo anche l’avvocato Giuseppe Di Meglio, «per anni la sartoria delle signorine Di Meglio, era il salotto di Barano: esse sono esempi da ricordare!»

La notizia ha sconvolto l’intera comunità isolana che, nella giornata di ieri, ha detto addio a Pinetta, l’ultima sarta di Barano. In molti l’hanno ricordata china sulla sua macchina da cucire, di quelle Singer che oggi troviamo solo nei mercatini di antiquariato. Con Pinetta non viene a mancare solo una figura storica del paese, ma anche una delle ultime mestieranti che ci legano al passato. Perché, ormai, di sarti e ciabattini quasi non se ne vedono più. E’ stato Ivano di Meglio a immortalarla nelle bellissime foto che fanno da corredo a questo articolo.

“Oggi – scrive il giovane ischitano – è venuto meno un pezzo di storia dell’isola intera, non solo di Barano. Pinetta, storica sarta con decenni di attività alle spalle, ci ha lasciati silenziosamente. Abbiamo perso tutti qualcosa, un pezzetto del nostro passato, della memoria storica del territorio. Per me è stata qualcosa in più: i suoi (i loro, anche di Irma) interventi sartoriali, mi hanno accompagnato dalla fanciullezza alla maturità di uomo. Il tutto compiuto con umiltà e gentilezza. La ricordo attraverso queste foto, che rappresentano fedelmente l’immagine che avevo ed ho di te. Ai miei concittadini: siate vicini a Irma (la sorella). Un piccolo gesto, come il portarle la spesa a casa, oppure accompagnarla dove vuole, è un gesto buono verso il prossimo. Valorizziamo il tempo che, in parte, sprechiamo per sciocchezze”. Pinetta Di Meglio era una vera lavoratrice. Nata a Barano aveva ereditato quell’attività di famiglia fatta di ago e filo e di un’abilità che, sin da piccola, aveva acquisito.

Nella sua bottega in piazza San Rocco si muoveva con gentilezza tra scampoli di stoffa su cui disegnava precise misure con i tipici gessetti. Quella per il cucito era una vera e propria passione svolta con silenzio e abnegazione come solo le donne d’un tempo sapevano fare. A tracciarne un ricordo anche l’avvocato Giuseppe Di Meglio. «Per Anni la sartoria delle signorine Di Meglio, laboriose e fattive, in attività fino a mezzanotte era il salotto di Barano ove ci si sedeva – mentre loro lavoravano – e ci si scambiava informazioni, commenti, giudizi sulla vita de Paese quando non vi era il quotidiano locale ed i moderni social non avevano visto la attuale diffusione: esse sono esempi da ricordare!».

Foto Ivano Di Meglio

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