POLITICA

Barano, Dionigi fa “all in” in consiglio: «Il regolamento? Un inno alla legalità»

Nella seduta la maggioranza ha approvato i punti all’ordine del giorno, anche il regolamento per il contrasto dell'evasione fiscale. Il primo cittadino parla di operazione virtuosa, la minoranza di “mannaia” contro chi non può permettersi di pagare

Le premesse per uno scontro epocale o almeno in linea con le scaramucce che si sono susseguite per tutta l’estate, c’erano tutte. Il consiglio comunale tenutosi ieri a mezzogiorno nella sala consiliare del municipio baranese ha trattato temi molto delicati. Innanzitutto della proroga della convenzione per la gestione tra i comuni di Ischia e Barano del servizio di segreteria comunale. Dell’approvazione del bilancio consolidato per l’esercizio 2018 e del regolamento disciplinare e delle misure preventive per sostenere il contrasto dell’evasione dei tributi locali. Ed è proprio su quest’ultimo tema che si sono sollevate le principali perplessità, tramutatasi in una chiamata all’appello, quasi alle armi, da parte di Maria Grazia Di Scala. Tutto verte attorno a questa voce del regolamento: “Il contribuente, istante o già titolare di attività, che abbia debito superiore a 100 euro per TARI, IMU, TASI, canone di occupazione di suolo pubblico e imposta di soggiorno non ha diritto al rilascio di licenze, autorizzazioni e concessioni e relativi rinnovi, e si vedrà inibita la SCIA”.

Dopo l’aumento della Tari del 40%, un salasso che ha colpito indifferentemente tutta la popolazione di Barano, questo nuovo provvedimento è stato letto dall’opposizione di Barano come un’ulteriore mannaia contro gli imprenditori che non si trovano nelle condizioni di poter pagare i propri debiti. Dall’amministrazione non la vedono così. Un modo per sollecitare il giusto pagamento delle imposte e avere la linfa vitale necessaria al comune in modo da mandare avanti propria macchina amministrativa o una decisione ammazza imprenditori che non consente scampo a chi ha maturato e non è riuscita a pagare i debiti? Per l’opposizione di Barano non ci sono dubbi, il regolamento sarà un freno per l’economia di Barano. “Prima aumentano la Tari alle stelle, poi pretendono, per chi non riesce a pagare di chiudere le loro attività – dichiara Maria Grazia Di Scala – a distanza di sei mesi dall’aumento della spazzatura sembra un provvedimento punitivo a tutti gli effetti.

Abbiamo ottenuto una lunghissima discussione in consiglio – ricorda Maria Grazia Di Scala – crediamo che non sia il momento adatto per adottare questo provvedimento. Sarebbe giusto se questo fosse stato un paese in cui le tasse si sono pagate con regolarità, ma così non è stato per anni e anni. Crediamo sia molto più opportuno mandare gli atti a equitalia e ottenere un piano di rateizzo a seconda dei casi singoli, in modo da non affogare gli operatori commerciali, già tartassati. Poi – aggiunge la Di Scala – sulla questione del segretario comunale abbiamo ribadito che abbiamo bisogno di un segretario a tempo pieno. Adesso l’attuale a mezzo servizio non riesce ad adempiere ai compiti fondamentali come ad esempio la pubblicazione delle determine sul sito istituzionale del comune, in violazione di legge. Dionigi Gaudioso restituisce al mittente tutte le accuse. “Sollevazione popolare non c’è stata. Segno che evidentemente il provvedimento di giustizia sociale che abbiamo portato in consiglio comunale è di interesse comune. Con questo regolamento intendiamo fare giustizia. Chi già paga regolarmente le tasse non avrà problemi di sorta. Anche nella vita quotidiana i cittadini che non pagano la luce, l’acqua o il gas vanno incontro allo stacco dei servizi, non vediamo perché si debba continuare invece a tollerare mancati pagamenti nel nostro comune. Con questo regolamento andiamo a perseguire chi non paga o coloro che fanno società ad arte per aggirare i tributi. E’ vero – conclude il primo cittadino di Barano – in passato non siamo riusciti a farci pagare quanto dovuto, ma adesso con un un ufficio preposto che funziona bene la musica cambierà radicalmente. Inauguriamo un periodo di giustizia sociale per tutti i cittadini onesti di Barano.

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