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Il Mattei potrebbe riaprire, ma la Città metropolitana “dorme”

Il terremoto di Casamicciola Terme del 21 agosto scorso a causa dell’immobilismo delle Istituzioni competenti che non hanno provveduto a fittare locali idonei o a realizzare i moduli prefabbricati per ospitare alunni e studenti delle quattordici scuole attualmente dichiarate inagibili, ha letteralmente “sconquassato” il mondo della suola dell’isola d’Ischia con migliaia di ragazzi e bambini costretti ad essere condannati ai doppi turni e a rinunciare, così, alla vita sociale, sportiva e ricreativa pomeridiana. La cosa incredibile è che al momento non si parla ancora di messa in sicurezza delle suddette scuole e non sono partiti i lavori nemmeno in quegli istituti che non avrebbero subito  danni strutturali e che per riaprire i battenti necessiterebbero di alcuni straordinari interventi edilizi. Ed è il caso, ad esempio, dell’Istituto “Enrico Mattei” di Casamicciola dove dopo essere state spicconate gran parte delle pareti lesionate nelle quali abbiamo notato preoccupati affiorare i ferri arrugginiti presenti al loro interno, i lavori di messa in sicurezza da oltre quindici giorni non sono mai partiti ed è praticamente tutto fermo come ci ha dichiarato il Preside Antonio Siciliano.

“Il ‘Mattei’ – spiega Siciliano – è stato spicconato sino al giorno otto settembre. Era tutto pronto per iniziare i lavori ma dal giorno otto nessun operaio è più entrato nella nostra scuola ed è tutto fermo. Il ‘Mattei’ – ha concluso il Preside Siciliano – è l’unico istituto che può aprire in quanto con una cinquantina di giorni di lavoro potrebbe entrare nella piena funzionalità e fare anche da soccorso agli altri istituti che attualmente effettuano i doppi turni”. Quello che ora ci chiediamo è questo. Cosa aspetta la Città Metropolitana rappresentata dal sindaco Luigi De Magistris ad avviare e a portare a termine i lavori di messa in sicurezza degli edifici scolastici di sua competenza e ad adeguarli alle norme antisismiche? Intanto Domenico Savio, Segretario generale e Consigliere comunale del PCI-ML a Forio, chiede con forza la fine dei doppi turni che penalizzano migliaia di alunni e studenti isolani attraverso il fitto di locali idonei o la realizzazione di moduli prefabbricati e, soprattutto, l’adeguamento alle norme antisismiche di tutte le scuole isolane. Personalmente ritengo che gli istituti scolatici, a partire dal “Mattei”, un palazzone di ben quattro piani che si trova ai margini della zona rossa e a pochissima distanza dall’epicentro del terremoto del 21 agosto, sisma che gli esperti non escludono possa ripetersi così come storicamente già avvenuto, devono essere immediatamente adeguati alle norme antisismiche e non farlo significherebbe, da parte di tutti, assumersi enormi responsabilità. Noi genitori, naturalmente, pretenderemo che ciò avvenga affinché i nostri figli possano studiare in scuole sicure e a prova di terremoto.

Gennaro Savio

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