CRONACAPRIMO PIANO

RIECCO DE CHIARA CONTRO GLI ABUSI EDILIZI

L’ex magistrato, assurto agli onori della cronaca per la sua crociata contro la demolizione dei manufatti oggetto di sentenza passata in giudicato, potrebbe appoggiare il comitato CORIVERDE nella sua attività di difesa del territorio contro il mattone selvaggio. Avrebbe già dato il suo assenso, da definire ruolo e compiti

La notizia è di quelle indubbiamente destinata a fare rumore e soprattutto attendibilissima, perché arriva da una fonte interna al comitato che ha messo a segno questa operazione che certamente non mancherà di far rumore, “preoccupare” e anche suscitare polemiche e dibattito, in pieno stile made in Ischia. Il magistrato Aldo De Chiara, attualmente in pensione, ma il cui nome è storicamente abbastanza noto ad Ischia per essere stato colui che attivò il meccanismo delle demolizioni sull’isola d’Ischia (stabilendo per primo che fossero attuale le sanzioni accessorie alle condanne per abuso edilizio passate in giudicato, che prevedevano per l’appunto l’abbattimento di tutte le opere realizzate in spregio delle normative vigenti), sta per tornare ad occuparsi della nostra materia sull’isola d’Ischia. Secondo quanto si apprende lo farà prestando il proprio supporto – decisamente pregnante in materia, parliamo di un magistrato che certo non ha bisogno di presentazione, al Comitato Rigenerazione Verde (Co.ri.verde) guidato dal dinamico Gianni Adelante Mattera e del quale fanno parte una serie di personaggi noti del mondo dell’imprenditoria e della società civile isolana, tra cui anche l’ex giudice Albino Ambrosio. Il quale, secondo alcuni rumors, sarebbe stato tra coloro che avrebbero chiesto a De Chiara di sostenere l’attività dell’organismo associativo che si pone l’ambizioso progetto di denunciare tutti gli abusi edilizi (ovviamente di una certa natura) che di fatto contribuiscono a deturpare e a “sfregiare” un territorio come quello ischitano già fortemente segnato e ferito dal triste fenomeno del mattone selvaggio.

Per adesso non circolano altre indiscrezioni né sul compito che toccherebbe a De Chiara, né tantomeno se lo stesso entrerà direttamente nel comitato o si limiterà a sostenere lo stesso con attività di consulenze o collaborazione dall’esterno. L’unica cosa che sembrerebbe scontata è che l’ex magistrato abbia detto “sì” all’invito che gli è stato rivolto e che dunque la sua figura tornerà ad occuparsi della materia edilizia e delle sue storture sull’isola d’Ischia. Anche dopo aver abbandonato la professione per raggiunti limiti di età, De Chiara non ha mai smesso di citare in più interviste il caso Ischia e le sue anomalie. Le sue parole sono più volte risuonate soprattutto in occasione delle ultime tragedie che hanno investito l’isola. Come, ad esempio, dopo l’alluvione del 2009, quando ebbe a dire: “Su Ischia pendono almeno 500 sentenze di demolizione, a dire poco. Le costruzioni eseguite nell’isola almeno dalla metà degli anni ’80, sono abusive al 90 per cento. Ora non sappiamo se la frana sia effetto dell’abusivismo ma certamente in quel territorio c’è da tempo una sottovalutazione del rischio geologico”. Lo stesso De Chiara raccontò poi anche un episodio abbastanza colorito: “Mi è stato riferito che in una chiesa di Procida c’è stata una veglia, una preghiera perché sia assicurato l’abuso quotidiano…  E nella primavera di quest’anno, quando abbiamo iniziato le demolizioni, anche il vescovo ha preso le difese degli abusivi cosiddetti di necessità. La dice lunga su un atteggiamento culturale ripetuto che sottovaluta la gestione diretta del territorio”. Un paio di pillole sufficienti a ricordare a chi ha scarsa memoria quella che fu una vera e propria crociata ordita dal magistrato all’epoca in servizio.

All’iniziativa di Co.ri.verde il nostro giornale di recente aveva dedicato ampio spazio definendo i componenti del comitato come “sentinelle” contro gli abusi edilizi. Una definizione dalla quale, con una nota trasmessa a Il Golfo, prendono le distanze facendo una puntualizzazione: “Non che il termine ‘sentinelle’ ci offenda, infatti la parola deriva da sentina e si rifà all’organizzazione navale dei Romani che metteva un guardiano nella sentina per controllare eventuali infiltrazioni di acqua e prosciugarle; tuttavia ci sentiamo maggiormente ‘rigeneratori’ anziché sentinelle, nel senso di ristabilizzatori di un’integrità strutturale. E l’isola verde ha bisogno di recuperare un equilibrio strutturale che è andato sconvolto. Non siamo sentinelle nel senso di repressori degli abusi. Preferiamo che si dica che difendiamo il futuro delle generazioni giovani e di quelle non ancora nate così come difendiamo centinaia di famiglie attanagliate dalla spada di Damocle di incombenti abbattimenti per vecchi abusivismi, favoriti da una congerie di garbugli normativi e vincoli molteplici e ingessanti. Vogliamo che si blocchi il nuovo abusivismo macroscopico, in quanto va a compromettere non solo il consumo di suolo ma anche il contenzioso complessivo, sicché la soluzione per l’abusivismo storico diventa a livello parlamentare, sempre più irrisolvibile. Siamo contro gli abbattimenti di case abusive abitate, irregolari ma non insistenti in zone di alto pregio paesaggistico o in zone a rischio sismico o idrogeologico. Fermiamo il nuovo costruito abusivo, non abitato, ad evitare nuovi drammi sociali. Precisiamo anche che facciamo da intermediari tra i cittadini che ci segnalano e gli organi istituzionali competenti, dopo aver controllato e filtrato la segnalazione da eventuali personalismi”. Un’attività, lo ripetiamo, da “maneggiare con cura” ma sicuramente meritoria, che a breve – salvo clamorosi colpi di scena – potrà contare su un alleato in più.

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Arci

Per il Dr.De Chiara che con molta probabilità è di Salerno.Con questa mia Le rendo noto che ad oggi ,nonostante querele presentate alla procura di Lecce,tutto tace.mi è stata abbattuta una terrazza di mia assoluta proprietà dai sottostanti per aumentare la volumetria ed ovviamente ottenere l’agibilità. PER Essere breve hanno costruito non solo senza il mio assenso ,ma anche senza il permesso del Comune.vani i miei tentativi sia verso i magistrati sia verso lo Stato :acqua et vento veloce.cordialita’

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