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Tuona il Pd casamicciolese: Non siamo un popolo di abusivi

CASAMICCIOLA TERME. “Noi non ci stiamo a essere additati sempre come un popolo di abusivi”. E’ perentorio il circolo del Pd di Casamicciola Terme che in una nota diffusa nella giornata di ieri è entrato in gamba tesa su una delle tematiche più gettonate degli ultimi decenni a Ischia e resa ancor più attuale dai danni prodotti dal sisma del 21 agosto dello scorso anno. Ma in particolare agli esponenti del centrosinistra della cittadina termale non va giù l’ultima iniziativa (in ordine cronologico, si intende) dei grillini e non a caso nella nota si legge: “Abbiamo avuto modo di leggere che al parlamento è stato approvato un emendamento del Movimento cinque stelle per una micro sanatoria degli abusi edilizi, nella misura del 2% nelle zone sottoposte a vincolo paesaggistico ed ambientale ai sensi del D.Lgs. 42/04. Punto primo l’attuale normativa già lo prevede e non lo classifica come abuso (D.P.R. 380/2001 art.34 comma 2-ter:’Ai fini dell’applicazione del presente articolo, non si ha parziale difformità del titolo abilitativo in presenza di violazioni di altezza, distacchi, cubatura o superficie coperta che non eccedano per singola unità immobiliare il 2 per cento delle misure progettuali’. Pertanto la proposta rappresenterebbe piuttosto un passo in dietro. Punto secondo il problema dei condoni rappresenta il fallimento della Legge Galasso in Campania. Infatti per chi lo ignorasse era obbligo delle Regione la redazione dei piani paesaggistici. Dal 1985 emanazione della Legge il piano paesistico dell’isola di Ischia è stato approvato solo il 1999, prevedendo al suo interno di dover provvedere a redigere ulteriori piani particolareggiati a cura della Regione e dei Comuni e della Soprintendenza. Detti piani sono stati redatti ma la soprintendenza non li ha mai approvati! Quindi la colpa non è addebitabile ai cittadini che malgrado avessero voluto legittimare la propria posizione (prova ne sono le innumerevoli domande di sanatoria riposte negli armadi degli uffici tecnici comunali), non ne sono mai stai messi in condizione. Punto terzo la particolare circostanza del sisma che ha interessato il territorio dell’isola di Ischia ed in particolare i comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno ha reso dette aree particolarmente compromesse e degradate e pertanto sarebbe piuttosto il caso che la Soprintendenza e la Regione Campania, che stanno redigendo il nuovo Piano Paesaggistico Regionale, rispettassero la legge che nei casi come il nostro prevede all’art. 143 comma 4 lettera B:  ‘la individuazione delle aree gravemente compromesse o degradate nelle quali la realizzazione degli interventi effettivamente volti al recupero ed alla riqualificazione non richiede il rilascio dell’autorizzazione di cui all’articolo 146’. Tutto ciò al fine di consentire ai comuni di regolarizzare e legittimare la posizione di tutti i cittadini che a tempo debito e come previsto dalla legge dello stato fecero istanza di sanatoria, nonché di consentire un’effettiva adeguamento sismico con opere di ristrutturazione edilizia per tutti gli edifici non soggetti alla tutela storica ed architettonica ai sensi della Legge 1089/39”.

Da qui lo sfogo conclusivo e le considerazioni finali: “Noi non chiediamo un nuovo condono o una sanatoria straordinaria, ma semplicemente che gli organi periferici dello stato rispettino le leggi dello stato in tempi razionali e compatibili con le concrete esigenze della cittadinanza. Noi non siamo un popolo di abusivi, siamo semplicemente stanchi di aspettare l’assenza dello Stato, perché è proprio questa assenza che ha provocato negli anni il proliferare del fenomeno dell’abusivismo ad Ischia e tant’altro nel resto del Mezzogiorno d’Italia”.

Gaetano Ferrandino

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