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Barano e la toponomastica, il Sindaco: «Lavoro immenso, finalmente messo ordine nel paese»

Due anni d’intenso lavoro per mettere ordine in quella fitta rete di strade, traverse, diramazioni, vicoli, slarghi e piazze che compongono la toponomastica di Barano. Un labirinto complesso lungo 64 chilometri che si snoda e s’inerpica negli 11 chilometri quadrati di territorio che dal verde della collina si tuffa nell’azzurro del mare. Dopo la fase più difficile con a capo il dirigente Gigi Mattera al gruppo composto da Giuseppe Conte, Nino Petrillo e Mario Casciello, il riordino della geografia delle strade è passato a dare un nome a quelle poche arterie e a quegli pochi spazi ancora senza nome e senza identità. Alla fine sono 18 le intitolazioni di vie e piazze che prendono il nome di sindaci, consiglieri comunali, militari, artisti, ostetrici, professori, parroci, insegnanti, imprenditori, filosofi, compositori e dottori che hanno legato la loro vita a Barano.

Nei giorni scorsi la Giunta ha emanato la delibera con cui approva il piano di riordino della toponomastica. E’ cominciato l’iter che prevede ora i pareri di Prefettura, Sovrintendenza e Istituto Storia Patria. Solo dopo il loro placet, si potrà passare alla face esecutiva del progetto che prevede l’apposizione di mattonelle, civici e insegne stradali.

«E’ stata un’attività molto laboriosa e complicata durata due anni – sottolinea il Sindaco Paolino Buono – sono felice che si sia conclusa durante il mio mandato. Il riordino della toponomastica è qualcosa di storico, un progetto che non era più rinviabile. Era diventato difficile orientarsi nel nostro vasto territorio, soprattutto per gli addetti al recapito della corrispondenza costretti a districarsi in una rete di strade e stradine. Ora ogni arteria viaria ha il suo nome, ogni edificio avrà il proprio civico con la propria mattonella e ci sarà la distinzione tra pari e dispari lungo i lati delle vie. Abbiamo scelto di intitolare le strade a coloro che hanno avuto un ruolo nella vita politica e sociale del nostro Comune, anche a personaggi non di Barano, ma che sono stati legati al nostro territorio. E’ stato un riconoscimento bipartisan, senza colori politici e senza fini elettorali. Non è stato facile perché erano davvero poche le strade ancora senza nome, ma ci tengo a ringraziare pubblicamente per l’ottimo lavoro i corsisti Giuseppe Conte e Nino Petrillo. Davvero un lavoro preziosissimo il loro. Abbiamo sollecitato i vari enti che dovranno completare l’iter per passare alla fase esecutiva  in brevissimo tempo».

La legge non consente di modificare con molta semplicità l’intestazione delle strade e prevede l’intitolazione a personaggi deceduti da almeno dieci anni, salvo a persone distintesi per particolari benemerenze.

Luigi Balestriere

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