CRONACAPRIMO PIANO

Barano e le ombre su illeciti e omissioni

La polizia ha chiesto e ottenuto dal Comune di Barano nomi e numeri delle attività che continuano a rimanere aperte al pubblico nonostante la licenza sia stata sospesa o revocata. E nel mirino c’è il comando di polizia municipale, mai intervenuto per punire i contravventori nonostante sia stato puntualmente avvisato di tutto quanto è contra legem

Un esercito di soggetti che continua ad operare nonostante le rispettive attività si siano viste sospendere la licenza. Ma anche, se non soprattutto, la volontà di scoprire se da parte del comando di polizia municipale non ci sia una sorta di lassismo e la classica omissione di atti d’ufficio, visto che pare non si intervenga nemmeno davanti a conclamati irregolarità e inadempienze. Tutto questo succede nella ridente Barano, alle prese davvero con un caso più unico che surreale: ben 19 attività commerciali (avete letto bene, proprio diciannove) che restano aperte al pubblico nonostante vantino debiti con l’ente locale e per questo sono state “congelate”, o meglio sarebbero visto che le disposizioni a riguardo vengono palesemente ignorate. La vicenda ha inizio quando con una nota firmata dal vicequestore Ciro Re, dirigente del locale commissariato di ps, viene chiesto ai competenti uffici comunali baranesi di fornire l’elenco completo e dettagliato di tutte le attività commerciali che risultano avere un SCIA sospesa o revocata ma anche le ricevute dell’avvenuta notifica dei provvedimenti di revoca o sospensione delle attività commerciali e infine, giusto per far capire una volta di più l’organo nel mirino per eventuali omissioni, le comunicazioni (e le relative ricevute di avvenuta consegna) inviate alla locale polizia municipale per gli accertamenti sul rispetto di tali provvedimenti. Ovviamente dal Comune arrivano con tempestività le risposte fornite negli uffici di via delle Terme.

Di lì a poco, quindi, la polizia compulsa nuovamente i responsabili comunali con una nuova nota avente ad oggetto “richiesta informazioni su verifiche di polizia amministrativa”. Nel testo si legge: “In ordine a segnalazioni di procedimenti amministrativi avviati dal Comune di Barano d’Ischia che qui puntualmente comunica l’adozione di provvedimenti di inibizione, sospensione e revoca di licenze e SCIA per attività commerciali ubicate nel territorio comunale, voglia l’ufficio in indirizzo riferire esiti di eventuali attività di verifica svolte dal Comando di Polizia Locale rammentandosi che tali incombenze sono di competenza in via principale della Polizia Locale e solo in via residuale di questo Ufficio”. Questo è un passaggio a dir poco fondamentale, perché si percepisce in maniera chiara come probabilmente le forze dell’ordine intendano soprattutto verificare l’inerzia dei vigili urbani e dei suoi vertici prima ancora che lo stato contra legem con cui diverse attività commerciali continuano tranquillamente ad operare.

In ogni caso la polizia fa anche i nomi delle attività, noi le indichiamo soltanto per categoria ed indicando tra parentesi il momento in cui la licenza di fatto è stata sospesa, cosa che in diversi casi risulta anche decisamente datata: officina meccanica (inibizione Licenza/SCIA del 26.01.2018 comunicata in data 08.02.2018 via PEC), B&B (inibizione Licenza/SCIA del 19.07.2018 comunicata in pari data via PEC), Fittacamere (inibizione Licenza/SCIA del 09.07.2019 comunicata in pari data via PEC), distributore di bibite (inibizione Licenza/SCIA del 04.09.2020 comunicata in pari data via РЕС), Officina meccanica (inibizione Licenza/SCIA del 13.10.2021 comunicata in pari data via PEC), stabilimento termale (inibizione Licenza/SCIA del 05.11.2021 comunicata in pari data via PEC), ditta vendita materiale edile (inibizione Licenza/SCIA del 06.07.2021 comunicata in pari data via PEC), mobilificio (inibizione Licenza/SCIA del 29.11.2022 comunicata in pari data via РЕС), rivendita di autovetture (revoca Licenza/SCIA del 23.03.2023 comunicata in data 30.05.2023 via PEC), negozio di informatica (inibizione Licenza/SCIA del 27.04.2023 comunicata in pari data via PEC), negozio di alimentari (sospensione Licenza/SCIA del 13.07.2023 comunicata in pari data via PEC), struttura ricettiva (revoca Licenza/SCIA del 14.07.2023 comunicata in pari data via PEC), supermercato (revoca Licenza/SCIA del 16.11.2023 comunicata in pari data), struttura ricettiva (revoca Licenza/SCIA del 26.03 2024 comunicata in pari data via PEC), azienda di prodotti a basso impatto ambientale (inibizione Licenza/SCIA del 22.02.2024 comunicata in pari data via PEC), attività di noleggio (inibizione Licenza/SCIA del 05.07.2024 comunicata in pari data), attività di ristorazione (revoca Licenza/SCIA de23.01.2025 comunicata in data 03.02.2025 via PEC), negozio di abbigliamento (revoca Licenza/SCIA del 30.04.2025 comunicata in pari data via PEC), attività di artigianato (sospensione Licenza/SCIA del 14.05.2025 comunicata in pari data). Dinanzi alla richiesta della polizia, la risposta che è arrivata presso gli uffici del commissariato è stata netta ed eloquente: “In riscontro alla nota in oggetto, si rappresenta che a questo Ufficio non è pervenuta alcuna comunicazione in merito ad eventuali controlli effettuati dalla Polizia Municipale, precisando che lo scrivente non può escludere che tale attività di controllo sia stata effettuata, se non comunicata all’Ufficio che presiedo dal Comando Polizia Municipale di questo Ente. Si resta a disposizione per ulteriori chiarimenti”. Insomma, di fatto i vigili urbani sono a conoscenza indubitabilmente – ed in molti casi come avete letto anche da tempi biblici – di attività che operano nonostante dovrebbero rimanere chiuse eppure non intervengono. Ce ne potrebbe essere abbastanza per aprire a scenari decisamente inquietanti. E chissà che dalle parti di via delle Terme non stiano pensando proprio a quello.

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3 Commenti

  1. Un giorno vorrei leggere terremoto politico a Ischia…con conseguente andata senza ritorno a Poggi a Poggi…è solo un sogno purtroppo.
    @ follower @metti in evidenzia

  2. Una domanda sorge spontanea. Che percentuale sul totale di queste attività che dovrebbero stare chiuse sono di amici e amici degli amici? Dopo tutto le elezioni non sono lontane. E una buona scusa essere svogliato nel fare il proprio dovere ma farlo sembrare come un grande favore dando da lavorare alla “povera gente”

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