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Barano, ecco il finanziamento per via Piano

Dalla Redazione

 

BARANO.  36mila euro per la realizzazione di interventi di somma urgenza per il ripristino della sezione di deflusso del canale di assorbimento di via Piano, a Testaccio. La Regione sblocca la somma prevista per l’intervento – già in fase di realizzazione – di mitigazione del rischio idrogeologico a Barano. L’intervento, effettuato su mandato del Genio Civile dalla “Buono Immobiliare e Costruzioni”, cui il comune di Barano ha affidato l’appalto, consiste nel ripristino della funzionalità idraulica del canale di assorbimento.

L’intervento si è reso necessario lo scorso 4 aprile, quando all’ufficio tecnico del comune collinare giunse la segnalazione di un malfunzionamento della struttura. A seguito di un sopralluogo condotto dal geometra Mattia Florio, vennero evidenziate tre diverse criticità. «Lungo il tratto del canale – spiega Florio nella relazione – vi era una folta vegetazione spontanea costituita da erbe infestanti, arbusti selvatici e canneti che impedivano il normale deflusso delle acque meteoriche. Inoltre il canale risultava totalmente sommerso, fino agli argini dei muri spondali, da depositi sabbiosi sedimentati negli anni e, pertanto, le acque ruscellanti tracimano nei terreni limitrofi provocando allagamenti diffusi con conseguenti danni alle colture e alle abitazioni esistenti in zona. Infine, tale situazione lasciava presagire che in occasione di eventi piovosi anche di lieve entità, l’acqua sarebbe fuoriuscita dalla sede del canale arrecando danno sia ai terreni limitrofi al canale che alle abitazioni poste lungo la via Vicinale della località “Piano di Testaccio”.

A distanza di una settimana dalla relazione di Florio, il Genio Civile di Napoli effettua a sua volta un sopralluogo per verificare la situazione. Constatano che «effettivamente l’officiosità idraulica del canale di assorbimento risultava totalmente compromessa: il canale è un alveo naturale che raccoglie le acque meteoriche di località Piano e che, ad un certo punto del suo percorso, si disperde in piccoli canali di assorbimento, questi ultimi in proprietà privata. L’eliminazione, nel tempo, di questi canali in proprietà privata ha accelerato l’interrimento del canale. Per scongiurare il pericolo per la pubblica e privata incolumità – aggiungono in conclusione i tecnici del Genio Civile – era necessario eseguire lavori di somma urgenza per il suo ripristino».

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