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Barano festival del caos: soste selvagge e uscita scuole senza vigili

BARANO. E’ sempre più caos per la viabilità baranese. Indisciplina e anarchia regnano sovrane lungo le strade del Comune della Baia dei Maronti tra l’impunità generale. La mobilità è diventata molto critica lungo i punti nevralgici dei centri collinari. Soste selvagge di auto nelle curve, sulle fermate degli autobus e nei punti più angusti delle arterie stradali rendono assai pericolosa la circolazione veicolare e pedonale. Livelli ormai d’invivibilità per il cuore di Barano come Piazza San Rocco, Via Vittorio Emanuele, Via Tenente Conte, Via Corrado Buono. Gli ingorghi sono continui lungo Via Angelo Migliaccio, a Buonopane. Traffico spesso in tilt pure a Piedimonte lungo Via Luigi Scotti, pericolosissime le auto lungo Via Vincenzo Di Meglio e lungo le curve della Molara. Scene di ordinario caos pure a Testaccio lungo la strada che costeggia Piazza Mar del Plata e porta al centro abitato. Auto ovunque in Via Regina Elena e nei tratti più a rischio. Stesse scene lungo Via Acquedotto, a Fiaiano.

Insomma, non c’è una zona che si salvi e dove il rischio d’incidenti non sia elevatissimo. La cronica carenza del Corpo della Polizia Municipale è ormai diventato un caso da non poter più sottovalutare. Non c’è traccia nemmeno di un piano d’emergenza. Quotidiane le scene ordinario disordine ai flussi d’ingresso e di uscita degli alunni dei plessi delle elementari con i genitori costretti a disciplinare il traffico ed a muoversi tra le pericolose manovre delle auto in transito ed in sosta durante gli attraversamenti con i bimbi zaino in spalla.

Come tradizione vuole, nessuno vede, nessuno interviene. Per non parlare dell’assenza delle strisce pedonali all’esterno dell’edificio scolastico di Piedimonte. Non va meglio per le condizioni del fondo stradale nel tratto compreso tra Barano e Piedimonte. Rappezzi e buche rappresentano pericoli ed insidie, soprattutto per i mezzi a due ruote. Anche qui tutto tace. Evidentemente, le tre scimmiette di Desmond Morris hanno fedeli seguaci da queste parti. Il classico rovescio della medaglia, il lato oscuro di un paese più organizzato sotto il profilo della raccolta dei rifiuti e per la pulizia e leggermente meno litigioso per un apprezzabile effetto distensivo, ma ancora lontano per una più ordinata viabilità. L.B.

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