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Barano, i pareri del Comune sul divieto di sbarco

Scatterà il prossimo 10 aprile il divieto di sbarco sull’Isolaverde che durerà sino al 30 settembre. La Giunta Municipale di Barano ha già inviato il proprio parere al Ministero dei Trasporti attraverso un atto deliberativo, così come richiesto da Roma. Si tratta di un atto dovuto come fanno sapere dagli uffici comunali. L’esecutivo di Paolino Buono ha ribadito il proprio assenso al decreto di limitazione dei veicoli di proprietà e condotti da residenti nella Regione Campania. Il parere positivo al dispositivo passa attraverso numerose deroghe tra cui quelle relative a coloro che dimostrino di soggiornare per almeno sette giorni in un hotel del territorio baranese o di aver preso in fitto un’abitazione per quindici giorni, sempre nel Comune di Barano.

Libera circolazione per i mezzi delle forze dell’ordine, alle ambulanze ai carri funebri ed ai veicoli, non superiori alle 13,5 tonnellate, che trasportano merci facilmente deperibili e farmaci. L’atto deliberativo ha previsto deroghe per i mezzi che trasportano bagagli con comitive al seguito giunta da voli charter con tanto di certificazione delle agenzie di viaggio. Via libera per i veicoli che trasportano attrezzature per spettacoli occasionali. Permesso di sbarco proposto pure per i bus turistici purché sostino nelle apposite aree di soste e non circolino per le strade di Ischia.

Oltre alle auto che trasportano invalidi, via libera, anche se per un solo veicolo, di proprietari di abitazioni sul territorio isolano. Per i trasgressori le sanzioni da 370 a 1485 euro. Sarà la Prefettura e la Capitaneria di Porto a vigilare sull’osservanza del divieto di sbarco. Ora la questione passa al Ministero dei Trasporti che deciderà sul decreto e che, con molta probabilità, sarà emesso tra marzo e aprile prossimi. Nessuna novità, invece, per arginare l’inquietante fenomeno del traffico isolano che ormai non risparmia nessun Comune isolano e dove nessuna Amministrazione Comunale è in grado di intraprendere decisioni coraggiose per limitare l’utilizzo delle auto private.

LUIGI BALESTRIERE

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