Barano, il Consiglio Comunale approva le nuove tariffe della tassa rifiuti

Durante la civica assise di ieri mattina è stato approvato il nuovo regolamento dell’imposta unica comunale e il regime tariffario dell’importo tari che prevede un incremento delle tasse per i cittadini

Consiglio comunale bollente ieri mattina nel territorio collinare.  E d’altronde non poteva essere altrimenti date anche le premesse della vigilia che avevano visto il Consigliere della minoranza, Maria Grazia Di Scala scagliarsi- tanto per cambiare- contro il modus operandi adottato dalla maggioranza, ed in particolar modo dal presidente del Consiglio Comunale Paolino Buono, nel fissare la civica assise. Eh già perché, questa volta, il Consiglio Comunale è stato convocato per le otto e trenta del mattino, un orario questo, decisamente anomalo, soprattutto per un giorno festivo come il sabato e visti anche i precedenti civici consessi tenutisi in tarda sera o al limite in tarda mattinata. La convocazione in un orario così mattiniero, dunque, nei giorni scorsi, aveva fatto storcere il naso all’opposizione- costituita oltre che dalla Di Scala, da Aniello Di Meglio, Clotilde Di Meglio e Mario Di Meglio- e secondo  la quale sarebbe stato più opportuno fissare il Consiglio Comunale non solo in un altro orario, ma anche con qualche giorno di anticipo.  Convocazione anomala a parte- che, ad onor del vero pare sia stata dovuta ad alcune esigenze del segretario comunale – la dottoressa Loffredo- , il civico consesso, però, è stato all’insegna della polemica anche e soprattutto per gli argomenti trattati. 

All’ordine del giorno della seduta, infatti, la modifica del regolamento dell’imposta unica comunale, insieme all’approvazione del Piano finanziario delle tariffe inerenti la Tari, due punti questi focali di discussione e che sono stati  motivo di  un certo disappunto da parte dei quattro consiglieri della minoranza.  Le delibere portate ieri in Consiglio Comunale, infatti, hanno previsto,  nuove modalità di calcolo sull’imposta dei rifiuti e la conseguente modifica delle tariffe della stessa per l’anno 2019. «Il regolamento IUC- ha spiegato i il responsabile del settore Gigi Mattera- è stato modificato  per una scelta puramente tecnica. Quest’anno sono, infatti,  state rese note le linee guida per i Comuni per rispondere al cosiddetto fabbisogno standard, ossia la spesa che ogni ente comunale dovrebbe sostenere per portare avanti il servizio di raccolta rifiuti.  Fino allo scorso anno, il Comune di Barano è stato al disotto di almeno un milione di euro  di tale fabbisogno. Ora con l’applicazione del metodo normalizzato, possiamo metterci in regola, adeguandoci alle direttive in materia. Tutto ciò si è quindi tradotto in una diverso calcolo dell’importo della Tari”. Ad aver contribuito alla modifica del piano tariffario e dunque, anche all’aumento, però, anche un’altra serie di fattori  determinati. In primis, il piano reoattivo approvato dalla SAPNA spa, agenzia per il trattamento dei rifiuti, trasmesso ai vari enti dell’isola nei giorni scorsi dall’amministrazione della Città Metropolitana di Napoli  e che, avrebbe fatto lievitare le tariffe per il servizio di smaltimento rifiuti per l’anno in corso. In secondo luogo, ad incidere, anche un calo della raccolta differenziata  nel territorio baranese che avrebbe dunque portato, a sua volta,  ad un aumento dei costi per lo smaltimento della indifferenziata con tutte, dunque, le conseguenze del caso.  In parole più semplici,  l’incremento della TARI, sarebbe frutto di una insieme di situazioni concomitanti sia a livello generale che a livello territoriale e che, purtroppo, peseranno sulle tasche dei cittadini.

L’incremento per le utenze domestiche

A farne le spese, però, soprattutto le utenze domestiche il cui aumento dell’importo tari, stando a quanto relazionato in civica assise,   dovrebbe aggirasi   intorno al 30 %.  Meno considerevole, invece, l’incremento delle  utenze non domestiche quali i supermercati,- intorno al 28% e  per le strutture ricettive che, il Comune baranese, sembra aver preferito evitare di sobbarcare di  ulteriori tasse, essendo già pochi gli alberghi sul territorio in questione. La minoranza, ovviamente, ha mostrato  una certa perplessità  e contrarietà rispetto a quanto relazionato dal responsabile del settore, soprattutto perché, non solo  l’aumento delle tasse è andato a toccare   soprattutto i cittadini privati, ma anche perchè, l’ente comunale,  a detta dei Consiglieri dell’opposizione sarebbe anche reo di una gestione della questione rifiuti non propriamente ottimale. A partire dalla mancata riscossione degli ultimi anni delle Tari dallo stabilimento Termale di Nitrodi. Lo scorso anno, infatti, come si ricorderà, la minoranza aveva indirizzato un’interrogazione a GiGi Mattera chiedendo delucidazioni proprio sulla riscossione della tassa rifiuti dello stabilimento in questione e la risposta data in merito da chi di competenza era stata che il personale  degli uffici comunali di Barano negli ultimi anni era stato troppo esiguo per tenere il polso della situazione e dunque era sfuggito di mantenere sotto controllo i pagamenti della tassa rifiuti relativi a Nitrodi. Non proprio una delle risposte  migliori insomma e su cui, anche ieri, l’opposizione è tornata a polemizzare.  A tal proposito,  Gigi Mattera, alle accuse lanciategli, ha  prima negato di aver asserito una simile cosa, per poi ritrattare in un secondo momento,  sostenendo che di recente l’ente comunale  avrebbe stilato una convenzione con l’ACI proprio al fine di procedere alla riscossione delle tasse non pagate in merito.

La Barano Multiservizi e il debito da un milione di euro

A far storcere il naso dell’opposizione, ed in particolar modo della Di Scala, anche la intrigata situazione della Barano Multiservizi che gestisce la raccolta e lo smaltimento rifiuti nel territorio collinare tra continui alti e bassi.  La partecipata, infatti,  continua a navigare in acque non proprio tranquille a causa di alcuni problemi di natura debitoria- finanziaria e più volte  i dipendenti della stessa hanno lamentato il mancato pagamento dello stipendio.La Di Scala, dunque, ha colto l’occasione del consiglio per chiedere numi sull’intricata situazione della partecipata e dei rapporti di debito/credito tra il Comune baranese e la quest’ultima e quello che è venuto fuori, non è certo, poi molto rassicurante. Stando a quanto spiegato, infatti, il Comune baranese  non sarebbe riuscito a pagare il canone  mensile, ammontante a   circa 186.000 euro al mese spettante  alla Multiservizi e  ad oggi,  i crediti accumulati dal Comune nei confronti della società partecipata  si aggirerebbero attorno   ad un  milione  di euro. Di contro, la  Multiservizi, proprio per questi motivi, non avrebbe versato negli ultimi mesi del 2018 i contributi ai propri lavoratori. Una situazione, insomma, piuttosto complessa e che, secondo l’opposizione avrebbe potuto essere evitate, se il Comune di Barano si fosse deciso a dare il gestione il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti a qualche altra partecipata. «Non capisco-ha infatti commentato polemica MariaGrazia Di Scala – perché si continui a ritenere meritevole del servizio la suddetta partecipata, quando a me risulta più che altro adempiente.  Si potrebbero adottare ben altre soluzioni, invece ci ostina a continuare su questa strada. Stiamo parlando di un milione di euro di debito!». Il primo cittadino, Dionigi Gaudioso, però non è sembrato essere della medesima opinione, ed anzi, ha ribadito come la Multiservizi, a suo dire, rimanga l’opzione migliore per l’ente comunale, soprattutto se si considera che gli altri Comuni isolani che hanno dato in gestione il servizio NU ad altre partecipate,non se la passino molto meglio di Barano ed anzi, a Barano, la raccolta differenziata rimane con una buona percentuale, cosa che non avviene negli altri territori limitrofi.

La Di Scala ha, poi,  contestato anche la figura dell’assessore all’ambiente, Sergio Buono,   mettendone,seppure con parole velate, in discussione l’utilità. « Le retribuzione  dell’assessore in questione – ha incalzato il Consigliere della minoranza- grava sulle tasche dei cittaini di Barano.  Cosa fa o ha fatto l’assessore all’ambiente  in relazione proprio alla questione della raccolta differenziata e della Barano Multiservizi?».

Tra polemiche e perplessità varie, alla fine, i due punti  inerenti il piano tariffario e il regolamento dell’imposta unica comunale sono stati approvati dalla maggioranza. Voto contrario, invece, ovviamente,  quello espresso da parte della minoranza.  Infine, ultimo punto del Consiglio comunale ha riguardato  l’approvazione dell’integrazione del regolamento di polizia urbana, che prevede l’individuazione lungo il territorio collinare di aree sensibili e un regime sanzionatorio più serrato per quei comportamenti considerati illeciti. Il punto in questione è stato approvato all’unanimità da tutto il Consiglio Comunale.

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