Barano, in consiglio braccio di ferro sul caso Baratta e la piscina “fantasma”
Barano: É tornato, in orario mattutino, dopo le ultime due recenti sedute tenutesi in tarda serata, il Consiglio Comunale di Barano. Ieri mattina, infatti, l’amministrazione guidata dal sindaco Dionigi Gaudioso si è riunita in una civica assise pre-natalizia. Una seduta dagli argomenti piuttosto spinosi e che, ancora una volta, ha visto maggioranza e minoranza discutere in tema di controversie giudiziaria. Dopo il caso, scoppiato alcune settimane fa, sul famoso “prezzario” forfettario, fissato dalla giunta baranese, da per gli incarichi legali in difesa di controversie per conto dell’ente collinare, finito poi nelle mire delle protesta del comitato forense “No gratis”, ad accendere gli animi, questa volta, una vicenda giudiziaria in cui si è trovata negativamente coinvolto il Comune collinare. L’amministrazione comunale, infatti, avrebbe in corso una controversia con l’architetto Francesco Baratta, il quale avrebbe adito alle vie legali per il mancato pagamento, da parte dell’ente di Barano, di alcune prestazioni professionali da lui svolte presso il Comune collinare. Nello specifico, si fa riferimento all’incarico che il Baratta ebbe avuto assegnato, alcuni anni fa, dall’allora dirigente tecnico di Barano, l’architetto Barbieri, per la realizzazione di una piscina natatoria che avrebbe dovuto sorgere nell’appezzamento di terreno in zona Matarace. Il condizionale qui è d’obbligo, dal momento che i finanziamenti ottenuti dall’ente comunale dal CONI, vennero poi revocati, a causa di una serie di impraticabilità di realizzazione del complesso sportivo in corso d’opera. Ad oggi quindi, non solo del famigerato progetto non vi è neppure l’ombra, con un terreno acquistato quasi inutilmente dal Comune, ma lo stesso ente comunale si è ritrovato invischiato in una causa legale con Baratta.
Il Comune, difatti, pare che sia stato oggetto di un decreto ingiuntivo con il quale il giudice del caso avrebbe disposto il pagamento delle somme spettanti all’architetto in questione, condannando così l’ente collinare per ingiustificato addebitamento. Il primo punto all’ordine del giorno della seduta tenutasi ieri mattina, dunque, era inerente l’approvazione del riconoscimento di debiti fuori bilancio in favore proprio del suddetto professionista. Inutile dire che il Consiglio è stata occasione per la minoranza ( costituita da Maria Grazia Di Scala, Mario Di Meglio, Aniello Di Meglio e Clotilde Di Meglio) per manifestare il proprio disappunto su questa vicenda. L’opposizione, infatti, ha accudato, il Comune baranese di aver sperperando ancora una volta i soldi dei cittadini nell’ennesima controversia legale e in progetti rivelatisi fallimentari. «Questa vicenda – ha, infatti commentato, il capogruppo dell’opposizione, l’avvocato Clotilde Di Meglio – mi lascia davvero sconcertata. Abbiamo pagato già 120 mila euro –inutilmente- negli anni passati per l’acquisto dell’appezzamento di Matarace e adesso dobbiamo pagare anche l’architetto Baratta a cui fu dato un incarico in virtù di una determina priva di copertura finanziaria. É ancora più sconcertante è il fatto che il Comune sia stato condannato per ingiustificato arricchimento. Ma arricchimento di cosa, visto che la piscina poi non è stata mai realizzata perché l’intervento non era possibile e conforme? Oltretutto pare,che la difesa del Comune non abbia neppure preso posizione su questa sentenza. A nostro parere c’è una responsabilità forte da parte dell’ente comunale fin dagli esordi di questa vicenda poiché ha affidato un incarico ad un professionista che, tra le altre cose, non ha neppure svolto bene il suo lavoro. Avrebbe dovuto,quest’ultimo, infatti rendersi conto fin da subito che l’opera era assolutamente irrealizzabile, come avrebbe dovuto rendersene conto anche l’architetto Barbieri che avrebbe dovuto fare prima un progetto preliminare per verificare la concreta fattibilità dell’intervento. Cosa queste che mi risulta che non sia stata mai fatta. Il Comune non si è curato di chiamare neppure in giudizio il Barbieri che a quel tempo diede l’incarico Baratta! Per l’ennesima volta, si stanno buttando al vento soldi dei contribuenti, mentre le strade restano rotte e il degrado è sotto l’occhio di tutti».
Alle accuse della Di Meglio non è mancata, ovviamente, la pronta risposta della maggioranza e del presidente del Consiglio Comunale Paolino Buono che ha sottolineato come la sentenza in questione abbia lasciato sconcertata anche la maggioranza, ribadendo inoltre che la controversia non è comunque finita. «Ci opporremo – ha infatti incalzato l’ex sindaco- ove la legge ci darà la possibilità di farlo».
Manutenzione stradale, presto al via ai lavori
Il sindaco Gaudioso, invece, ha voluto difendersi dalle accuse riguardanti la cattiva manutenzione delle strade, annunciando l’ottenimento di un finanziamento da parte della Regione Campania finalizzato proprio alla messa in sicurezza delle stesse. «Abbiamo presentato un progetto alla Regione di circa un milione di euro – ha commentato il primo cittadino – e lo abbiamo ottenuto. Siamo stati gli unici insieme al Comune di Ischia ad essere finanziati. Anzi il Comune di Ischia riceverà meno fondi rispetto al nostro ente. Siamo soddisfatti di questo risultato. Appena ci arriverà il finanziamento procederemo quindi alla manutenzione stradale».
Dopo la discussione, quindi, si è passato a procedere all’approvazione del punto previsto all’ordine del giorno. Approvazione che, inutile sottolinearlo, ha visto la minoranza votare contro. Il Capogruppo dell’opposizione ha poi colto l’occasione per avanzare una proposta al primo cittadino: l’istituzione di una commissione ad hoc che abbia il compito di valutare le controversie giudiziarie del Comune baranese « L’istituzione di questa commissione – ha dichiarato la Di Meglio – sarebbe utile per fare uno screen di quelle controverse in cui è necessario difendersi e quelle no, per operare in maniera oculata ed evitare che possano ricapitare vicende come queste del caso baratta ed esporre l’ente comunale a situazioni incresciosi». La proposta è stata accolta positivamente dal primo cittadino che tuttavia si è riservato ulteriore valutazione.
Il rinnovo della convenzione dei servizi socio sanitari dell’isola di Ischia
Non solo, però, le vicende giudiziarie, sono state all’ordine della seduta. Il secondo punto, di discussione, ha riguardato, infatti, il rinnovo della convenzione associata dei servizi sociali e socio .sanitari dell’isola di Ischia che, anche per il triennio 2019-2021 vedrà come ente capofila il Comune di Ischia. Il punto è stato, dunque, approvato all’unanimità. Il consiglio comunale si è così chiuso senza altre discussioni. «MIi aspetto – ha dichiarato Clotilde di Meglio in merito alla vicenda Baratta- che il Comune prenda posizione in questa vicenda con la trasmissione degli atti alla Corte dei conti al fine di verificare a chi debbano essere davvero addebitate le somme di denaro richiesta dal Baratta, e procedere eventualmente poi al recupero delle stesse. Un sacco di cittadini fanno causa al Comune, perché magari si fanno male cadendo per le strade rotte del territorio baranese ma molto spesso non vengono risarciti. Non trovo giusto quindi che ora bisogna spendere denaro per pagare un professionista per un opera che poi non è mai stata realizzata». « Quello che è accaduto – ha concluso il consigliere – è assolutamente sconcertante soprattutto sul profilo politico!»
Sara Mattera