BARANO D’ISCHIA. E’ ogni mattina è il caos lungo le strade di Barano. Bus turistici di grosse dimensioni mandano in tilt il traffico veicolare nel tratto più angusto della rete viaria isolana. E’ una scena che si ripete quotidianamente e la circolazione si blocca letteralmente per interminabili minuti con l’incrocio dei bus di linea dell’Eav e per la presenza di auto parcheggiate selvaggiamente nei punti più pericolosi e più stretti dell’anello stradale.
Su facebook è partita la crociata di protesta avviata da Marco Laraspata. I commenti sono particolarmente critici, esasperati e tutti puntano il dito contro il lassismo e l’anarchia che regna nel territorio baranese. Significativi i commenti di Giovanni Sasso che scrive: «Pilastri-Barano stesso tempo di Barano-Panza! Al di là di tutte le considerazioni e dei pareri che rispetto, nessuno osa ricordare (Polizia locale, stradale, Carabinieri) che quel tipo di ”bisonte” non può circolare. Una volta giunto al ponte di Nitrodi o Buonopane che dir si voglia, dovrebbe fare dietro-front! Un mezzo inadeguato, inopportuno, che cozza contro tutte le logiche del vivere civile. Due bus da 28-30 posti perché no? A quella gente che è seduta in quel ”bisonte”, che immagine diamo? Non si rendono conto da soli di come siamo capaci di buttarci la zappa sui piedi? Chi dovrebbe intervenire non lo fa perché in determinate ore di determinati giorni, i suoi clienti, pardon pazienti, parcheggiano su entrambi i lati della carreggiata».
Duro anche Massimo Alegretti: «Caro Marco, su quest’isola andrebbe riordinato tutto il sistema traffico, iniziando dai bus EAV che dovrebbero essere modoficati apposta X l’isola (si può fare), vietare l’utilizzo dei bus turistici da 55 posti, autorizzare la circolazione di mezzi pesanti solo in determinate fasce orarie, istituire nuovi parcheggi, e migliorare i presenti, navette elettriche X gli spostamenti e tanto tanto tanto altro».
L’elenco delle reazioni è lunghissimo e testimonia come sia urgente mettere in campo una seria ed efficace iniziativa per contenere l’invasione di veicoli. Ischia è ormai un’isola che soffoca di traffico. Oltre 64mila veicoli immatricolati fotografano in tutta la sua tristezza l’emergenza.
Lu.Ba.
