Barano, manifesti shock contro gli aumenti della tassa sulla spazzatura
I rincari del 40% della tari spaventano le tasche dei contribuenti e scatenano l’ira della minoranza: arriva così l’affissione/denuncia contro le decisioni dell’amministrazione
Due pistole puntate contro lo sguardo dei cittadini. Un ghigno beffardo e occhi tutt’altro che bonari. Sullo sfondo un rosso acceso, per richiamare l’attenzione delle centinaia di persone che ha Barano hanno ricevuto nell’arco delle ultime settimane una “sfogliatella” di quelle che fanno infuriare e alleggerire notevolmente il portafogli. A caratteri cubitali c’è poi quel “40%” in più che peserà non poco nelle casse delle famiglie baranesi e una scritta che lascia poco spazio all’immaginazione: “+40 % sulla tassa per la spazzatura così si uccidono le famiglie e le imprese di Barano”. Da oggi è possibile vedere questo manifesto campeggiare su tutto il territorio di Barano, un messaggio che mira dritto non solo al cuore del cittadino baranese tartassato da un balzello che schiaccerà le economie già tartassate da mille spese dei cittadini di Barano, ma soprattutto il portafogli, sempre più leggero e poco propenso ad aprirsi per l’aumento di una tassa reputato ingiusto e ingiustificato. “Le tasse aumentano, ma i nostri immobili rimangono sempre gli stessi, la produzione di spazzatura in realtà non è aumentata. Intanto dobbiamo continuare a sorbirci strade sporche e piene di buste dell’immondizia lasciate sul ciglio della strada, a fermentare in queste giornate di calura incredibile. E’ una vera beffa – dichiara un cittadino di Barano cui abbiamo chiesto cosa ne pensa di questo aumento – e una presa in giro”.
Intanto dall’opposizione arriva la bordata accusatoria contro l’amministrazione: “Assistiamo ad un vero e proprio colpo mortale che l’amministrazione di Barano, con Dionigi sindaco, sta dando alle famiglie e alle imprese di Barano. Con il rincaro del 40%, se non maggiore, della tassa della spazzatura l’amministrazione Gaudioso si è resa protagonista di un vero e proprio tradimento verso i cittadini baranesi che, oltre a pagare la tassa più alta, ricevono anche servizio peggiore.
Ma bisogna pagare l’assessore all’ambiente fantasma. Il buon Sergio Buono – sottolinea la consigliera Di Scala – che fa incetta di permessi a costruire non solo come professione. Bisogna pagare una presidente della partecipata che, spesso, non è presente negli uffici e lascia, per ora, i contribuenti in attesa dei suoi comodi.
I cittadini di Barano non meritano tutto questo. Sono molti che, ogni giorno, si sfogano in privato, al telefono, via chat. “Avvocà, mi è arrivata la cartella del Comune. Ma è il doppio?”.
E’ triste dover trascorrere le ore della mia giornata a rassicurare anziani, lavoratori dignitosi e umili, gente del popolo di Barano che si rende conto di aver avuto questo quasi raddoppio della tassa per sostenere la casta del comune e, soprattutto, l’incapacità di gestione di Dionigi e della Di Costanzo.
Lavoratori non pagati, conti correnti societari bloccati, contributi non versati ai dipendenti: ma dove siamo finiti? Più che un comune sembra un’azienda destinata a fallire. Peccato, però, che il conto lo stanno pagando i miei concittadini,i cittadini di Barano.
Ma pagano davvero tutti i cittadini di Barano? Dai banchi dell’opposizione c’è chi non ha alcuna remora a sostenere che esistano “figli e figliastri” e che qualcuno venga esentato dall’odioso balzello.
“La beffa – sostiene la già candidata a sindaco del comune dei Maronti – se non bastasse, è che i soliti amici degli amici continuano a non pagare. Non c’è traccia, e mai c’è stata, di una seria politica di riscossione della TARI. Tutt’altro: Dionigi e i suoi dirigenti fanno i tosti con i semplici cittadini e i politici di burro, invece, con chi fa parte della loro cricca”.