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Barano Multiservizi, il caso polizze in Procura

ISCHIA. Spesso, tocca ai semplici cittadini rilevare e segnalare alle autorità competenti alcune apparenti anomalìe sistemiche che potrebbero portare a risultati chiarificatori, anche in merito a eventuali commistioni tra pubblico e privato nella gestione di servizi pubblici. Michele D’Antonio, ex brigadiere dei Carabinieri, la scorsa estate, si recò al Municipio di Barano per protocollare una circostanziata richiesta rivolta al Sindaco. Nel documento, contrassegnato dal numero di protocollo 5286 e datato 31 luglio 2015, D’Antonio chiedeva al primo cittadino alcune informazioni circa l’eventualità che alcuni automezzi di proprietà del Comune di Barano fossero coperti da polizze assicurative RC emesse da compagnie del noto gruppo del settore, “Groupama”, tramite l’agenzia locale. L’ex brigadiere, evidentemente, aveva notato qualcosa di insolito, o comunque degno di essere portato alla pubblica attenzione. Eppure, la sua richiesta giace tuttora inevasa in qualche cassetto del Comune, senza nessuna risposta ufficiale. Dopo quasi tre mesi, Michele ha quindi deciso di inoltrare, tramite i Carabinieri della Stazione di Barano, un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli recante la data del 20 ottobre, nel quale, dopo aver illustrato il precedente tentativo presso l’amministrazione comunale, rimasta silente, viene delineata con maggior precisione la richiesta, cioè se la Compagnia che ha emesso le polizze RC stipulate dal Comune per la copertura assicurativa degli automezzi (una ventina, forse di più) della Barano Multiservizi S.R.L. adibiti alla raccolta di rifiuti solidi urbani, sia proprio la “Groupama”, di cui l’agenzia isolana ha sede a Ischia Porto. L’ex brigadiere dell’Arma, inoltre, chiedeva anche alla Procura se, per addivenire alla stipula di tali contratti di assicurazione, fossero state seguite tutte le eventuali prescrizioni di legge, segnalando la circostanza che i titolari di tale agenzia locale sono riconducibili alla famiglia Di Meglio, e che un componente di tale nucleo familiare è il consigliere Raffaele Di Meglio, esponente della maggioranza nel civico consesso baranese. La circostanziata richiesta di Michele D’Antonio è ora agli atti della Procura, che con tutta probabilità verificherà che non sussistano eventuali anomalie  riguardo alle circostanze descritte nell’esposto. Intanto, D’Antonio nei giorni scorsi è stato ascoltato dai Carabinieri della stazione di Barano, che dopo aver inoltrato il documento alla Procura, hanno ritenuto opportuno chiedere all’ex brigadiere delucidazioni su alcuni particolari in merito alla sua richiesta.

 

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