Caremar e tariffe, 2018 all’insegna dei rincari
Nuovo anno all’insegna dei rincari per la compagnia di navigazione Caremar. Da alcuni giorni, infatti, il costo dei titoli di viaggio sia per residenti che per pendolari e turisti è aumentato. Un rincaro che, applicato a tutte le tratte del golfo di Napoli operate dalla suddetta compagnia di navigazione, se per alcuni è passato inosservato, ad altri invece, più avvezzi a viaggiare sulle vie del mare non è sfuggito. Nello specifico parliamo di un aumento, in linea di massima di 10 centesimi sul costo di traghetti ed aliscafi per i residenti delle isole del Golfo, e di 20, 30 centesimi per i non residenti. Il costo della corsa traghetto, ad esempio, per la tratta di Ischia-Napoli è passato da euro 3,50 a 3.60 mentre per i non residenti da 12.10 dello scorso anno a 12.30. Stessa sorte anche per quanto riguarda le corse veloci dove i costi dei titoli di viaggio hanno registrato, in alcuni casi, in special modo sempre per i non residenti, un aumento di 30 centesimi. Un turista che viaggerà da Napoli verso Ischia, infatti, pagherà da oggi per l’aliscafo non più 17 euro 60 come accadeva fino a pochi giorni fa, ma 17euro e 90. Le modifiche tariffarie si registrano anche per quanto riguarda l’imbarco dei veicoli a bordo dei traghetti e che, variando anche in base alla grandezza dei veicoli stessi, sono state maggiorante, anche di ben 50 centesimi. Rincari questi che, seppure minimi, inaugurano un 2018 ancor meno economico per chi viaggerà con Caremar sulle vie del mare. La ratio dell’adeguamento tariffario sembra seguire, almeno per quel che possiamo ipotizzare, quanto già stabilito a metà dello scorso anno dalla Regione Campania, chiamata ad approvare il nuovo piano tariffario proposto dalla suddetta compagni di navigazione.
Lo scorso aprile, infatti, la Caremar aveva richiesto ai vertici regionali un adeguamento delle tariffe dei titoli di viaggio al tasso di inflazione e al nuovo regime fiscale, entrato in vigore dal 1 Gennaio 2017 e che prevedeva l’assoggettamento ad Iva del 5% dei servizi di trasporto marittimo, urbano, lagunare e fluviare. A tal proposito la compagnia aveva stilato un piano tariffario ad hoc, prevedendo un cospicuo aumento dei costi dei titoli di viaggio: tanto per ricordare, si era passati dai 3.40 – tariffa residenti per il traghetto Napoli-Ischia-Procida a 3.50; e dagli 11.50 per i non residenti per la medesima tratta a 12.10. Le Tariffe in questione come anche le altre previste sulle altre percorrenze della Caremar, erano stata quindi approvate anche dalla Acamir ed entrate in vigore già a metà dello scorso anno. Il rincaro applicato nel 2017 però, a quanto pare è stato soltanto l’antipasto – se così possiamo definirlo – dell’adeguamento tariffario che oggi dunque, con le ulteriori modifiche, vede gravare sui costi dei titoli di viaggio in toto quel 5 % di iva, se non pure qualcosa di più. Facendo due calcoli, infatti, l’incremento della tariffazione, soprattutto per quanto riguarda le tariffe non residenti si aggira intorno al 6%.
A prescindere comunque che tali modifiche fossero già state delineate in linea di massima nei mesi scorsi, i non addetti ai lavori e quindi i tanti cittadini isolani che si erano fermati agli aumenti applicati nel 2017, non si aspettavano certamente queste ulteriore rincaro. La stessa compagnia di navigazione per giunta, a differenza del modus operandi del passato, questa volta non si è neppure degnata di emettere un piccolo comunicato per informare che a partire da Febbraio ci sarebbe stata una ulteriore modifica delle tariffe. Dalla sera alla mattina, quindi, i viaggiatori si sono ritrovati a pagare 10, 20, 30 centesimi in più, restando piuttosto perplessi. Del resto, comunque, non ci si poteva aspettare null’altro di diverso da una compagnia di navigazione che ignora finanche le vertenze sollevate dai suoi stessi lavoratori!
Sara Mattera