CRONACA

Sisma, arrivano i fondi per l’edilizia sociale

Dal decreto del Ministero per le Infrastrutture otto milioni di euro per interventi agli immobili Iacp di Casamicciola

Otto milioni di euro per interventi di edilizia residenziale sociale. È la cifra che il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha stanziato per il territorio di Casamicciola tramite il decreto del 6 luglio, nel quale è riportato il riparto delle risorse per tali interventi nei territori danneggiati dai terremoti che hanno colpito l’Italia tra il 2016 e il 2017. Il decreto, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 14 settembre, definisce anche i criteri per il finanziamento degli interventi e le modalità attuative e di monitoraggio del programma di ricostruzione post-sisma.

Le risorse in totale sono pari a cento milioni di euro, giacenti sul fondo “M” del conto corrente gestito dalla Cassa depositi e prestiti denominato “Fondi di edilizia convenzionata/agevolata programmi centrali”, risorse destinate appunto a realizzare, nel dettaglio, interventi di edilizia residenziale sociale laddove i territori sono stati colpiti dai sismi del 24 agosto 2016, del 26 ottobre 2016, del 30 ottobre 2016, del18 gennaio 2017 e del 21 agosto 2017. Il decreto prevede tale ripartizione: per la regione Abruzzo euro 19.520.000; per la regione Lazio euro12.091.272,55; per la regione Marche la maggior quota, pari a euro 49.817.539,57; per l’Umbria euro 10.571.187,88, e per la Campania appunto 8 milioni, tutti destinati a Casamicciola. Due interventi sono previsti a via Cumana, uno da euro 869.600,00 e l’altro da 4.197.400,00. Un altro a via Mortito da euro 1.440.000,00, mentre l’intervento a via Genala sarà pari a euro 920.000,00. Infine, 573mila euro per gli alloggi a via Regina Margherita.

Per gli interventi già individuati i soggetti attuatori (cioè i comuni) comunicheranno, entro sessanta giorni dall’avvenuta pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale (dunque entro il 14 novembre) il Codice unico di progetto alla regione di riferimento e al Ministero. A loro volta le regioni dovranno comunicare al Ministero entro 240 giorni dalla pubblicazione, a pena di decadenza del finanziamento, le modalità e i tempi attuativi degli interventi desunti dal progetto di fattibilità tecnica ed economica approvato, la data di avvio delle procedure di gara per l’affidamento dei lavori, il quadro temporale di trasferimento delle risorse statali secondo le scansioni indicate nel decreto. Per gli ulteriori interventi da finanziare sulle risorse disponibili, le regioni dovranno comunicare al Ministero, sempre entro 240 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta, e sempre a pena di perdere il finanziamento: il comune di localizzazione; la denominazione dell’intervento; il soggetto attuatore e il Codice unico di progetto, il costo finale, la quota di finanziamento assegnato e, ove necessario, le modalità di copertura aggiuntiva, le modalità e i tempi attuativi di ciascun intervento; la data ultima ammissibile di inizio lavori; il quadro temporale di trasferimento delle risorse statali.

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