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Barano, ore 12.21: Dionigi Gaudioso è il nuovo sindaco

Ventuno minuti dopo mezzogiorno Dionigi Gaudioso è proclamato sindaco di Barano. Comincia in una calda mattinata di giugno la nuova legislatura che sarà chiamata ad amministrare il Comune collinare per i prossimi cinque anni. Ci hanno pensato i dieci presidenti di seggio a verificare che non ci fossero motivi d’ineleggibilità ed a disegnare la geografia del nuovo consiglio comunale. Tanti i volti nuovi, ma il civico consesso si tinge di rosa con cinque donne (tre in maggioranza e due in minoranza).

«E’ difficile sostituire chi ha operato bene come Paolino Buono – sono queste le prime parole pronunciate con un filo di commozione da Dionigi Gaudioso come primo cittadino – lo ringrazio del sostegno così come tutto il gruppo che ha lavorato con risultati eccezionali. Corono un mio progetto, ma ora bisogna lavorare per non deludere i cittadini». Poche e sentite le parole di Paolino Buono, il sindaco uscente. «Lascio Barano in buone mani», poi gli applausi a far da colonna sonora alla proclamazione degli eletti ad opera del presidente del seggio numero 1, così come stabilisce la legge.

ANALISI. La lista di Democrazia e Progresso è stato un rullo compressore, raccogliendo 3727 voti, il 63,75%. Sono 1608 i consensi di differenza con Progetto Comune di Clotilde Di Meglio che si è fermata a 2119 voti, il 36,24%. Una differenza enorme, mai registrata prima, ma che si respirava già nell’aria, seppur non con questo divario di notevoli proporzioni che apre scenari inquietanti.

Barano ha scelto la solita strada, ma i sostenitori di Gaudioso sono cresciuti in modo vertiginoso, approfittando delle mille crepe create da un’opposizione inesistente, inconsistente e lontana dalla gente. Macerie che la buona volontà della lista giovane di Progetto Comune non ha saputo né ha avuto il tempo di ricostruire. Significativa, però, la crescita dell’astensionismo che ha fatto registrare un calo di cittadini che si sono recati alle urne: il 10% in meno rispetto a cinque anni fa. E’ il 58% il dato attuale contro il 68% delle comunali del 2012. Un dato che fa riflettere, ma che è assorbito dal clamore degli oltre 1600 voti di distacco tra i due schieramenti.

Dalle urne sono uscite tante conferme, ma molte sorprese. Su tutti il volto ed il nome di Emanuela Mangione che ha raccolto 613 consensi, una marea alla prima esperienza in una competizione elettorale. Un’entrata trionfale anche per Gemma Lombardi, figlia d’arte, con 489 voti. Buono il successo di Daniela Di Costanzo con 519 voti. Molto cresciuto Raffaele Di Meglio che raccolto 568 consensi. Tra i big spicca il successo di Pietro Buono con 610 voti al pari di Sergio Buono, mentre Paolino Buono raccoglie 555 consensi. Un successo in tono minore per il sindaco uscente, frutto della sfida senza esclusione di voti nello scontro di Piazza San Rocco con Tony Buono (432 voti, secondo dei non eletti). In extremis entra Alessandro Vacca con 492 consensi. Prima dei non eletti Elvira Mattera con 450 voti, anche se molti davano per sicura la sua elezione. Giulia Mattera si è fermata a 334, mentre ne esce male Crescenzo Cautiero con sole 166 preferenze. Di sicuro la doppia preferenza e il fiume di consensi hanno inciso in maniera consistente nel meccanismo d’elezione.

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Luigi Balestriere

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