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«Barano ha premiato la continuità»

Di nuovo un Gaudioso sulla poltrona di primo cittadino di Barano. Ieri mattina, subito dopo la proclamazione ufficiale, abbiamo posto alcune domande al nuovo sindaco del comune collinare.

Il risultato elettorale è stato in linea con le vostre aspettative?

«No, anzi, è andato molto oltre le nostre più ottimistiche previsioni».

Crede che il risultato sia il frutto dell’azione amministrativa di questi ultimi anni, oppure sia dovuto alla mancanza di una consolidata alternativa?

«Non mi occupo delle faccende che riguardano lo schieramento concorrente. Il popolo di Barano ha creduto nuovamente in noi, nelle nostre idee e nel nostro progetto, ma ha anche valutato quanto di buono abbiamo fatto finora. Parallelamente non ha creduto nella proposta politica avanzata dall’opposizione».

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Forse anche qualche incertezza nella composizione della formazione ha frenato l’avanzata dello schieramento di “Progetto Comune”.

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«Ripeto, non intendo entrare in faccende che non riguardano la nostra parte politica».

È diventato primo cittadino di Barano, come suo padre, che per oltre vent’anni ha ricoperto la carica di sindaco. Quasi una dinastia…

«È indubbiamente una grande soddisfazione ricoprire questo ruolo che in passato è stato a lungo di mio padre, ma non mi piace parlare di “dinastia”, perché qualcuno potrebbe intenderla in modo negativo o comunque pensare che io sono arrivato qui dal nulla, cosa assolutamente falsa. Sin da piccolo ho maturato la passione per la politica. A 31 anni mi candidai alle elezioni provinciali: non entrai subito in consiglio ma nella parte finale della consiliatura. Nel 2007 ho ricoperto la carica di assessore, nel 2012 mi sono candidato al consiglio comunale di Barano risultando il primo eletto, e sono stato vicesindaco del paese. Come vede, ho seguito un lungo percorso politico, al contrario di altri che realmente sono stati catapultati in consiglio senza nessuna trafila politica».

Quali sono le priorità che la sua compagine intende affrontare nei primi cento giorni di amministrazione?

«Saranno due gli aspetti da curare nell’immediato: le elezioni sono capitate in un periodo piuttosto insolito, perché a giugno la stagione turistica è già iniziata, e noi dovremo subito impegnarci per garantire un buon andamento della stagione stessa, tramite una rapida programmazione d’iniziative a supporto di quella che è la nostra più grande risorsa economica. Speravo in elezioni da svolgersi a maggio, il mese classico per le urne, in modo da lasciare qualche settimana in più di tempo per prepararci meglio all’estate, ma la data prescelta è stata addirittura verso metà giugno: pazienza, ci metteremo subito al lavoro. Parallelamente dovremo dedicarci alla riorganizzazione della macchina amministrativa. Negli uffici comunali si sta vivendo un momento di transizione, alcuni funzionari e impiegati sono andati o stanno per andare in pensione: servirà dunque una “messa a punto” del meccanismo amministrativo e delle relative risorse umane, cosa fondamentale perché da ciò dipende tutto il resto».

Dalla minoranza consiliare capeggiata da Clotilde Di Meglio si aspetta un’opposizione collaborativa oppure “combattiva”?

«Guardi, io sono disponibile a qualsiasi collaborazione con le forze della minoranza, ovviamente nel rispetto dei propri ruoli. Se questo è anche lo spirito dei consiglieri d’opposizione, noi daremo la nostra piena disponibilità, tenendo sempre presente l’interesse generale del paese».

Francesco Ferrandino

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