POLITICAPRIMO PIANO

LA CARICA DELLA DI SCALA: «ISCHIA HA VOGLIA DI DESTRA»

La nuova coordinatrice isolana di Fratelli d’Italia spiega la mission del partito dopo le nomine dei coordinatori dei Comuni isolani. Il rebus Ischia e la voglia di riavvicinare i cittadini alla politica. Poi l’inevitabile focus sulla “sua” Barano con alcune stilettate indirizzate al sindaco Dionigi Gaudioso. E ancora…

Parliamo dell’assetto di “Fratelli d’Italia”. Da una parte la volontà del partito di mettere radici in maniera ancor più marcata sull’isola (come dimostra la nascita dei vari coordinamenti cittadini): le nomine sono “di peso” oppure, come ha sostenuto qualcuno, forse era lecito aspettarsi qualcosa di meglio?

«Vedremo se poi il meglio arriverà dopo. Sono sicuramente delle nomine che tendono a una rinascita del partito, della destra, di cui – continuo a dirlo – c’è tanta voglia e tanto bisogno sull’isola. Il governo nazionale è stato vicino all’isola sin dai primi momenti dopo l’alluvione di novembre, e a mio avviso sta prendendo delle decisioni forti e importanti, ma assolutamente risolutive sotto diversi aspetti. Sull’isola c’è bisogno di fare Politica con la “P” maiuscola: per questo sono onorata di aver ricevuto questa nomina come commissario dell’intera isola, perché la mia esperienza di consigliere regionale mi ha temprata in relazione ai problemi dell’isola, che saranno sicuramente al centro del nostro programma. Ma anche le nomine dei coordinatori comunali sono state attentamente ponderate. Manca ancora quella di Ischia, che con ogni probabilità arriverà verso la metà di settembre».

«Sull’isola c’è bisogno di fare Politica con la “P” maiuscola: per questo sono onorata di aver ricevuto la nomina come commissario di Fdidell’intera isola. La mia esperienza di consigliere regionale mi ha temprata in relazione ai problemi dell’isola, che saranno sicuramente al centro del nostro programma»

Posso chiederle perché manca ancora? Anche in questo caso le voci sono circolate

L’on. Michele Schiano di Visconti

«Sì, si era puntato su un consigliere comunale, Pasquale Balestrieri, notoriamente vicino alla destra, quindi sicuramente la persona più qualificata anche in quanto appunto consigliere comunale. Non si tratta di tentennamenti, ma semplicemente ha necessità di una pausa di riflessione per organizzarsi, che gli è stata tranquillamente concessa».

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Si può dire che l’organigramma è composto dal giusto mix di persone d’esperienza, e di nomi meno conosciuti al grande pubblico. Questo mix è frutto di una scelta ponderata o è venuto fuori casualmente?

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«Si tratta di una scelta assolutamente ponderata, perché abbiamo guardato innanzitutto ai ruoli ricoperti attualmente o in passato, ma anche al fatto che c’è bisogno di gente che conosca le esigenze dei cittadini, e che quindi sia presente sui territori. Da questa esigenza nascono i nomi di Celestino Iacono, da sempre dedito alla politica attiva e molto impegnato socialmente, di Domenico De Siano, meno noto ma molto presente sul territorio e vicino alla gente».

«Le nomine dei coordinatori nei vari comuni sono state adeguatamente ponderate, perché avevamo bisogno di persone vicine alla gente, in grado di ascoltarne i problemi e riavvicinarle alla politica»

Come cambia – se cambia –  la “geopolitica” isolana con l’elezione di Stani Verde e Giosi Ferrandino?

«Sicuramente cambia. Sono due sindaci molto diversi. Stanno anche dimostrando un “incipit” forte, diverso da coloro che li hanno preceduti, cosa che è naturale per dei nuovi sindaci, perché voglio considerare come “nuova” anche la nomina di Giosi Ferrandino che non ricopriva tale carica da alcuni anni. La geopolitica passata è stata un grande intreccio di rapporti intercomunali derivanti anche da una serie di rapporti interpersonali tra coloro che hanno ricoperto la carica di sindaco, che adesso non ci sono più. Ecco quindi che lo scenario necessariamente cambia».

«Con Stani e Giosi la geopolitica isolana cambia: in passato era stata un grande intreccio di rapporti intercomunali derivanti anche da una serie di rapporti interpersonali tra coloro che hanno ricoperto la carica di sindaco, che adesso non ci sono più»

Nella “mission” di Maria Grazia Di Scala quanto sarà fondamentale riavvicinare il cittadino comune alla politica, che dalle nostre parti – forse più che altrove – sembra mera utopia? E come ci si riesce?

Il consigliere comunale ischitano Pasquale Balestrieri

«Questa è una parte fondamentale, come le accennavo prima: la scelta dei nomi dei coordinatori è relativa proprio alla loro presenza tra la gente. Non le nascondo che io stessa per un lungo periodo mi sono allontanata dalla politica, perché non è questa la politica che vogliamo vedere noi cittadini che viviamo tutti i giorni i problemi di una realtà come quella isolana. Non è quella dei talk show o dei litigi in televisione, oppure le cose ridicole che si sono viste nella più recente seduta delle Camere in cui si è fatto riferimento all’abbigliamento oppure Fassino che ha sventolato la busta paga. È una politica che non ci piace perché non affronta con concretezza i problemi della gente. Noi apriremo delle sedi, e questa è una delle cose fondamentali per assicurare la presenza sul territorio, abiliteremo anche dei numeri whatsapp, organizzeremo periodici gazebo. Sicuramente la gente va riavvicinata alla politica perché ha bisogno di comunicare a chi la politica la fa e vuole farla attivamente quali sono le problematiche del territorio da risolvere, affinché poi il referente nazionale ne venga a conoscenza».

«Inutile buttare i soldi con i mini-ripascimenti ad agosto quando il problema è l’errata costruzione della scogliera. Ennesimo esempio di assoluta mancanza di programmazione»

Qual è il pensiero di Maria Grazia Di Scala sul ripascimento estivo ai Maronti?

«Il mio pensiero è quello dell’anno scorso. Ribadisco: a Barano le cose si fanno soltanto dopo che si sarebbero dovute fare. Se con il mini-ripascimento il sindaco intende tutelare gli operatori commerciali del versante dei Maronti rimasti senza spiaggia, ha naturalmente sbagliato tempistica: interdire un tratto di spiaggia nel periodo tra il 1° e il 31 agosto non v’è chi non veda come sia una totale follia. Perché accade ciò? Egli vuole far passare la cosa come un atto a tutela degli operatori: per carità, tutti vogliamo tutelare ciascun operatore presente sulla spiaggia dei Maronti. Ma dobbiamo chiederci perché tutti gli operatori alla prima sciroccata estiva si ritrovano senza spiaggia: il motivo è che la scogliera è stata fatta coi piedi, è risaputo. Dunque è inutile continuare a buttare i soldi nei mini-ripascimenti ogni estate per poi ritrovarsi al primo scirocco nuovamente senza arenile. Si tratta di quella assoluta mancanza di programmazione che vedo in tante amministrazioni isolane».

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Luigi Boccanfuso

Il mio amico e valente cardiologo Pasquale Balestriere avrebbe già accettato il prestigioso ruolo di coordinatore del Comune d’Ischia se non fosse che si ritrova 3 fratelli sul libro paga di Enzo Ferrandino.
E così torna ancora una volta a galla il tema dell’incubo del bisogno che condiziona tutta la politica isolana ed in particolare del Comune d’Ischia.
Ecco da dove nasce il convincimento di alcuni “uomini liberi” secondo i quali Enzo Ferrandino fa “ il gallo sulla monnezza…”

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