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Barano, sulle demolizioni convergenza tra maggioranza e opposizione

BARANO. Tregua armata tra maggioranza e opposizione sulle demolizioni. La novità emerge a margine dell’ultimo consiglio comunale di Barano dopo gli aggiornamenti sulla materia forniti da Bruno Molinaro. L’idea comune emersa al termine del dibattito è quella di individuare di concerto i criteri di priorità delle demolizioni ed approntare una delibera da votare all’unanimità. Il punto di partenza intorno al quale si ragionerà è il documento sottoscritto dai sindaci dell’isola nel 2010. «È una base di partenza, ragioneremo su quello» spiegano fonti interne all’amministrazione anche se c’è una componente della maggioranza guidata da Paolino Buono che spinge per una linea più intransigente. «Prendere o lasciare, abbiamo i numeri per approvarla anche da soli».

Come spiegato da Molinaro, la soluzione ideale sarebbe adottare i criteri fissati dal procuratore generale Riello nell’attesa che la legge Falanga faccia il suo corso e venga licenziata dalle Camere. La scelta implicherebbe l’avvio delle demolizioni di grezzi e opere incompiute e servirebbe soprattutto a placare la Procura, che continua nel pressing sulle amministrazioni comunali affinché avviino le centinaia di ordinanze di demolizione pendenti.

«Anche perché i fondi ci sono, li ha stanziati lo Stato con i fondi di rotazione» ha ricordato l’avvocato nel corso del suo intervento al civico consesso di Barano smontando quello che era l’unico appiglio ai quali gli amministratori dell’isola si aggrappavano per ritardare le demolizioni in attesa dell’approvazione della legge Falanga.

 

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