Battesimo a Lacco Ameno per l’autovelox
Completata l’installazione dell’apparecchiatura di rilevamento, ora in fase di collaudo prima della definitiva entrata in funzione

L’autovelox a Lacco Ameno è una realtà. Lungo la Litoranea che dal Capitello porta alla zona dell’eliporto sono state ultimate nei giorni scorsi le operazioni di installazione dell’apparecchiatura di rilevamento della velocità. Una zona troppe volte teatro di drammatici incidenti, spesso finiti in tragedia. Il sindaco Giacomo Pascale ha ribadito le sue convinzioni sul tema: «L’ Amministrazione ha fermamente sostenuto l’installazione di un autovelox lungo la litoranea che collega Casamicciola Terme a Lacco Ameno. Parliamo di una tecnologia importante, che può dissuadere da comportamenti contrari al codice della strada.
Comportamenti che, spesso, hanno generato incidenti mortali. Pertanto, ringrazio il Prefetto, il Comandante dei Vigili, l’Assessore alla Viabilità Leonardo Mennella e quanti si sono adoperati per collocare sull’isola d’Ischia il primo impianto in assoluto. Che, al momento, è in fase di collaudo, con l’auspicio che entri quanto prima in funzione. Come Sindaco, come cittadino, come padre non voglio più vedere strade tinte di rosso. Per favore, tutelate le vostre vite e quelle dei vostri fratelli ischitani. Anche perché, al di là dell’autovelox, toccherà sempre a voi non eccedere con la velocità o non bere prima di mettersi alla guida, tanto per fare un esempio. Siate vigili, siate responsabili». Come si ricorderà, nel marzo scorso era arrivato il parere favorevole arrivato dalla Prefettura, col quale l’isola d’Ischia ha salutato l’importante svolta in materia di sicurezza stradale. L’Ufficio territoriale del Governo diede infatti il via libera all’inserimento di vari dispositivi di controllo della velocità. A Lacco Ameno si prevede un secondo punto di installazione sulla via Circumvallazione nei pressi dell’incrocio con via Pannella. La “mappa” isolana prevede inoltre due postazioni nel Comune di Ischia, sulla Sopraelevata e su via Baldassarre Cossa, e altre due a Forio, in corrispondenza dei tratti più pericolosi della ex strada statale 270.