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Beatrice e Davide, il matrimonio come idea per valorizzare l’isola

di Isabella Puca

foto Tommaso Monti

Ischia – Maggio è il mese dei matrimoni e c’è qualcuno che ha pensato di reinventarsi, mettendo su una piccola azienda per dare valore all’isola anche nel giorno più bello per una coppia. Loro sono Beatrice Monti, 29 anni e una laurea in Conservazione dei beni culturali e Davide Di Meglio, 28 anni, laureato in architettura del paesaggio e insieme hanno ideato “Bedà” event e wedding. Si tratta di una agenzia di organizzazione di eventi e matrimoni, da svolgersi qui sull’isola, con un’idea in più per gli sposi e gli invitati. «Dopo la laurea – ci racconta Beatrice – me ne sono scappata a Milano, la grande città, ma il richiamo dello scoglio e del mare è stato troppo forte. Con Davide siamo compagni di banco dalla prima liceo, poi abbiamo preso strade diverse e ora ci siamo ritrovati». Anche Davide, dopo la laurea conseguita a Genova e dopo aver mandato per tre anni curriculum senza ottenere risposta, ha pensato di ritornare a Ischia, «ho iniziato a rivedere l’isola sotto un altro punto di vista e ho capito la contraddizione più grande “chi è sull’isola vuole andare via e chi è via vuole tornare». Da qui, insieme, hanno pensato di ricominciare con qualcosa di loro senza tralasciare quanto appreso nel loro percorso di studi, «non ricordiamo il momento preciso in cui abbiamo iniziato a parlarne, – ci racconta Davide – abbiamo sempre pensato a un’agenzia di event planner, io amo la parte creativa e lei la parte gestionale e di organizzazione. A maggio dello scorso anno abbiamo partecipato a un matrimonio ai Maronti. La prendemmo a cuore e cercammo di dare una mano; lì ci siamo resi conto che ci sarebbe piaciuto come lavoro!». Beatrice e Davide si descrivono come un fumetto: lei spontanea e istintiva, lui pacato e razionale, «è sempre stato così, lui mi frena e io lo tiro e devo dire che la cosa funziona!». Oggi come è oggi ci vuole molto coraggio a mettersi in proprio, ma com’è che dice il proverbio? Chi non risica… non rosica. «Lavorando come dipendente – ci racconta Beatrice – mi sono resa conto di voler fare qualcosa di mio, dove poter metterci qualcosa dall’inizio alla fine, dai fallimenti alle vittorie. In Davide ho trovato chi riesce ad appoggiarmi in tutto dandomi quella forza per intraprendere qualcosa di così grande». La loro forza, risiede quindi nell’uno e nell’altra, «quando finisci gli studi – aggiunge Davide – cerchi di fare il lavoro per cui hai studiato, poi intraprendi qualcosa che ti piace pensando sempre che non sai se è giusto quello che stai facendo, e in più ci si mettono i genitori che per affetto ti insinuano il dubbio. Ormai sono  3 anni che mi sono laureato con il massimo dei voti, probabilmente avrei passato un’altra estate a fare il cameriere e allora perché non intraprendere una strada che comunque mi piace e aiutare qualcuno a realizzare un sogno?». Entrambi con alle spalle un background culturale legato alla valorizzazione del territorio e un amore per quella che è la loro isola, hanno così pensato di ritornare a casa e mettere un mattoncino per provare a costruire un futuro più roseo. «La nostra idea – ci spiega Beatrice – è quella di un cultural wedding, abbiamo un patrimonio artistico, culturale e naturalistico enorme, vengono da fuori per conoscerlo e noi ischitani, spesso, non lo conosciamo. Il matrimonio è un’occasione e allora perché non investire su questo e provare a far diventare un matrimonio una festa di tutti dove posso spiegarti dove sei. Si tratta di rendere fruibile il territorio, conoscerlo e così sentirlo un po’ di più come casa propria e fare di tutto per sistemarla». Sposatevi in una chiesa che nessuno conosce, organizziamo una festa in quel posto e valorizziamolo, è questa l’idea di base che risiede in Bedà. «Per il nostro corso di studi abbiamo fatto un censimento di tutti i luoghi dell’isola, ricchezze che non conoscevamo e che abbiamo imparato tra passeggiate, studi e ricerche.  L’idea è quella d’ investire sulla cultura e usare ciò che siamo a casa nostra. Abbiamo un bagaglio, abbiamo visto fuori come si vive e quando alla fine ti rendi conto che nessun posto è come casa, la domanda sorge spontanea: cosa posso fare per migliorarla?». Il concetto in cui credono fermamente Beatrice e Davide è che Ischia ha una forte identità che va valorizzata anche nel giorno speciale di una coppia, «il matrimonio è l’evento, due persone che si uniscono per creare una famiglia, proprio come idea credo sia l’apoteosi dell’essere umano. Immagina quindi: prendere questo momento di massima felicità e applicarlo alla valorizzazione del paesaggio». Di luoghi da valorizzare ce ne sono una marea e uno di questi per Bedà e la chiesetta di Sant’Anna, «sarebbe bello potersi sposare lì, è un luogo che ha una storia incredibile eppure non è valorizzato. O ad esempio, avete mai pensato di sposarvi in cantina? Potrebbe essere una cosa nuova, si potrebbe fare a Piano Liguori e in questo modo andare così a valorizzare un posto e dare un incentivo a chi continua a coltivare». Da pochi mesi sono scesi in campo e a contattarli sono state già diverse coppie ischitane e straniere come la coppia bielorussa che verrà qui per una cerimonia simbolica, tra il mare e il verde in quel di Sant’Angelo, «sarà una cerimonia creata ad hoc per gli sposi, con il rito della luce, quello della sabbia qualcosa di veramente romantico».  Tra i colori di moda quest’anno, greenery e blu Niagara e le peonie, fiori del matrimonio 2017, Beatrice e Davide si sono rimboccati le maniche e si sono messi in proprio realizzando così un piccolo grande sogno, «ci siamo creati noi il nostro posto; si può fare, ci si può sentire imprenditori di se stessi, mettersi insieme e rischiare? La risposta è: se ti piace, se hai il tatuaggio dell’intraprendenza e sai che avrai tante porte in faccia, ma la sera vai a dormire e dici “è stata una bella giornata” allora vale la pena  vivere un’esperienza del genere».

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