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Beccato con carte d’identità e bolli falsi, al via il processo

È iniziato mercoledì scorso dinanzi al Giudice Capuano il processo a M.G., dipendente dell’Inps di Ischia, imputato per spaccio di cocaina, detenzione di valori di bollo contraffatti e contraffazione di documenti d’identità. I fatti all’origine del processo risalgono all’estate 2015: la sera del 7 luglio il 50enne, originario di Pozzuoli e residente a Roma, venne fermato nelle vicinanze del bar “Olimpica”, al porto d’Ischia, dai Carabinieri della Compagnia di Ischia guidati dal capitano Andrea Centrella nell’ambito dei servizi antidroga predisposti agli scali portuali,  per poi essere sottoposto a perquisizione personale. La mossa dei Carabinieri si spiega anche col fatto che M.G. si era diretto al bar in compagnia di un noto pregiudicato, conosciuto dalla polizia per vari precedenti in materia di stupefacenti. Una circostanza che aveva insospettito i militari dell’Arma: il successivo atteggiamento irrequieto assunto dal dipendente dell’Inps non fece altro che rafforzare tali sospetti, inducendo i Carabinieri a procedere a un più accurato controllo nella vicina Caserma. L’ispezione aveva permesso di accertare il possesso da parte del puteolano di circa diciotto grammi di cocaina, oltre a quasi cinquecento valori bollati per carta d’identità palesemente falsi per un valore complessivo di 1.345,25 euro,  e nove carte d’identità, altrettanto false. Il materiale rinvenuto fu ovviamente posto sotto sequestro, mentre il 50enne venne arrestato con l’accusa di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti e possesso di documenti di identità falsi. Un anno dopo, nell’udienza preliminare svoltasi lo scorso luglio, l’indagato pur dichiaratosi innocente fu rinviato a giudizio. Il giudice contestò quattro fattispecie di reato: innanzitutto per il delitto previsto dall’articolo 73 del Dpr 309/90 “perché, senza l’autorizzazione di cui all’art. 17, illecitamente deteneva al fine di spaccio una bustina di cellophane dal peso netto di 15,82 grammi contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina con principio attivo del 39,06% equivalente a 6,18 grammi corrispondente a 41,2 dosi ottenibili”. Il secondo capo d’imputazione riguardava il delitto previsto dall’articolo 453 comma 2 n.3 in relazione all’articolo 459 del codice penale, perché “non essendo concorso nell’alterazione o contraffazione, ma di concerto con chi l’aveva eseguita ovvero con un intermediario, deteneva valori di bollo contraffatti”. Altro delitto contestato, visti i falsi documenti d’identità rinvenuti, è quello previsto dall’articolo 477 in relazione all’articolo 482 del codice penale (falsità materiale in certificati amministrativi), “perché in concorso e previo concerto con persone allo stato ignote”, aveva modificato il numero delle carte d’identità rinvenute, contraffacendole  nella relativa numerazione. Infine, l’ultimo reato della lista è quello di ricettazione, previsto dall’articolo 648 del codice penale, “perché – come recita il decreto di rinvio a giudizio – al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, l’imputato acquistava o comunque riceveva le carte d’identità, provento di furto denunciato in data 11 febbraio 2008 presso la Stazione dei Carabinieri di Massa Lubrense, consapevole dell’illecita provenienza delle stesse”. Tuttavia, il Gup Umberto Lucarelli rinviò a giudizio l’imputato dinanzi al Tribunale di Napoli in composizione collegiale, precisamente il collegio A della seconda sezione. Proprio tale assegnazione fu contestata dall’avvocato Michelangelo Morgera, difensore di fiducia del dipendente Inps, all’udienza dello scorso 17 novembre: il legale in quell’occasione eccepì l’incompetenza per materia del collegio giudicante, in quanto per la natura dei reati contestati il giudice naturale previsto dalla legge è di composizione monocratica. Di conseguenza il Presidente del Tribunale procedette alla riassegnazione del fascicolo processuale. Ecco il motivo per cui la prima vera udienza di questo processo è stata celebrata presso la sezione distaccata di Ischia il 25 gennaio. Davanti al giudice Capuano, si è proceduto alla costituzione delle parti, e l’imputato ha comunicato la propria richiesta di rilasciare spontanee dichiarazioni, che verranno rese nella prossima udienza, fissata per venerdì 31 marzo.

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