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Vaccini e dintorni, ad Ischia se ne è discusso alla Biblioteca Antoniana

Si è tenuto, presso la Biblioteca Antoniana di Ischia, il convegno organizzato dalla Fidapa dal titolo “Vaccini e dintorni”. Il Dottor Geppino Parisi, Primario del reparto di pediatria presso l’Ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, ha relazionato in maniera estremamente precisa e dettagliata su quello che rappresenta un argomento di estrema importanza ed attualità. Secondo Parisi, che si è detto convinto che non bisogna obbligare ma convincere i cittadini sull’importanza di vaccinarsi, il problema del rifiuto vaccinale da parte di molti genitori è legato ad una conoscenza errata dell’argomento. “Il problema della mancata accettazione delle vaccinazioni – ha dichiarato il Dott. Parisi – è legato ad un’errata conoscenza che poi comporta il rifiuto vaccinale. E questo perché molti si affidano al passaparola o alla rete. E su internet otto notizie su dieci sono false. E’ giusto che la gente non faccia propria l’idea del Dottore Parisi ma che si faccia un propria idea. L’importante, però, è che questa idea sia fondata su fonti certe quali possono essere il sito del ministero della salute, quello mondiale della sanità, dell’associazione italiana di pediatria  e quello dell’associazione dell’igiene”. Per quanto riguarda i rischi di complicanze dovute ai vaccini, Parisi ha fatto l’esempio del morbillo che provoca l’encefalite in uno su 1.000 bambini infettati e provoca la morte in 2 su 1.000 individui infettati. Al contrario, la vaccinazione  per morbillo, parotite e rosolia può provocare come complicanza una grave reazione allergica solo in uno su 1.000.000 di soggetti vaccinati. Perciò i benefici della immunità acquisita con le vaccinazioni raccomandate, superano straordinariamente i gravi rischi dell’infezione naturale. In conclusione è molto più sicuro vaccinarsi piuttosto che subire la malattia naturale. Il Dottor Parisi pur confermando che come per qualsiasi prodotto in vendita senz’altro i vaccini rappresentano anche un grosso business economico, si dice convinto che le aziende guadagnerebbero ancora di più se anziché vaccini producessero più antibiotici.

“Le stesse aziende – ha affermato in merito Parisi – farebbero più facilmente affari se anziché produrre il vaccino antinfluenzale producessero antibiotici di cui si fa abuso nella malattia influenzale. Farebbero maggiori affari se vendessero antipiretici, sciroppi perla tosse, integratori ed altro”. Al Dottor Parisi abbiamo anche chiesto cosa succederebbe se in Italia si decidesse di abbandonare la pratica delle vaccinazioni di massa. “Sicuramente si ritornerebbe – ha asserito con estrema convinzione Parisi – ad una diffusione di malattie che oggi sono prossime ad essere debellate. Non dimentichiamo che la vaccinazione ha consentito di eliminare il virus del vaiolo, una delle pesti storiche. Oggi, grazie alla vaccinazione, il vaiolo è scomparso e ne esiste qualche campione solo in laboratorio. E noi adesso siamo prossimi a sradicare anche la poliomelite che sarà debellata solo se ci si continuerà a vaccinare. Perché se le vaccinazioni scendono al di sotto di una certa soglia il virus di malattie che nel passato erano molto diffuse riprende a circolare. Tenete presente che si può morire di morbillo e anche di influenza. Tenete presente che la malattia infettiva che oggi in Italia probabilmente fa più morti è la banale influenza”.

Gennaro Savio

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