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Benvenuto 2022, portaci solo cose belle

L’isola ha festeggiato l’arrivo del nuovo anno con uno spettacolo di fuochi pirotecnici di gran lunga superiore al 2020, segno di una voglia matta di mettersi alle spalle un altro anno caratterizzato dalla pandemia. Piazze vuote e niente balli, ma non è mancato l’eroico tutto di Capodanno nelle acque della Mandra e San Pietro

E’ arrivato puntuale, allo scoccare della mezzanotte. Come un orologio svizzero, ma su questo c’era poco da dubitare. Nella notte di San Silvestro anche la nostra isola ha festeggiato l’arrivo del 2022 in una maniera che è subito balzata all’occhio (e all’orecchio) in particolare di coloro che hanno la fortuna di risiedere in zona panoramica. Fuochi d’artificio, botti e similari hanno fatto davvero una comparsa in grande stile, in maniera molto più massiccia di quando fu salutato il 2020. Ecco, forse questo è il primo segnale che si voglia esorcizzare un altro anno caratterizzato dalla pandemia e da una serie di restrizioni certo meno stringenti rispetto al lockdown dello scorso anno ma che comunque hanno finito col frenare e limitare le opportunità di divertimento. E così, ad esempio, ha fatto davvero impressione passeggiare dopo la mezzanotte per Piazza Antica Reggia ad Ischia e Piazza Marina a Casamicciola: da anni meta del Capodanno in piazza e prese d’assalto da migliaia e migliaia di ischitani e turisti, ieri erano mestamente vuote e dopo la sbornia di botti anche silenziose. Uno scenario che si è riproposto per il secondo anno consecutivo ed è chiaro che nel caso di genere nessuno si augura che venga rispettato il motto “non c’è due senza tre”.

Se non altro è filato tutto liscio, nel senso che la situazione anche presso l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno è filata via tranquilla e non si sono registrati feriti nemmeno lievi. Un risultato sempre da accogliere con favore se si pensa a quello che accade ogni anno, quando spesso la Notte di San Silvestro finisce quasi col diventare un bollettino di guerra. Si è festeggiato negli alberghi e anche nei ristoranti che hanno aperto al pubblico, con musica di sottofondo e divieto di ballare: siamo onesti, inutile girarci intorno, non proprio il massimo della vita ma magari meglio che essere costretti a rimanere “prigionieri” tra le mura domestiche. Inutile sottolineare l’auspicio di tutti, sperare che il 2022 si chiuda col covid magari messo all’angolo (pensare di sconfiggerlo definitivamente allo stato appare mera utopia, anche se non ci dispiacerebbe essere smentiti). Non è mancato chi ha affollato i locali aperti cercando in un modo o nell’altro di tirare comunque l’alba, molti però – anche giovani – si sono organizzati all’interno delle abitazioni per poter continuare i festeggiamenti after hours, visto che l’offerta proveniente dall’esterno era modesta e neppure così accattivante per i motivi già esposti e noti a tutti.

Ieri mattina, poi, ecco i segnali di quella normalità che vorremmo ritrovare in tutte le cose, e parliamo delle tradizioni rispettate. Sulla spiaggia della Mandra si è ripetuto il tradizionale tuffo di Capodanno nelle fredde acque ischitane, stesso rituale da parte del gruppo denominato “’E cap fresch” sulla vicina spiaggia di San Pietro. Uomini e donne che definire eroi è davvero poco, visto che gettarsi in acqua di questi tempi rappresenta un’impresa da titani. Portata a compimento, in entrambi i casi, alla presenza di tanti isolani e turisti che non hanno voluto perdersi un momento così simbolico. E allora benvenuto 2022, e ti raccomandiamo: portaci solo cose belle. Ne abbiamo veramente bisogno. Buon anno a tutti.

Foto Franco Trani

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