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Benzina, arriva una nuova impennata dei prezzi

Ancora una volta Ischia ha il primato negativo. Il tetto dei 2 euro al litro è stato sfondato già da tempo. Al momento la media del costo di un litro di carburante è di 2,1 euro al litro

Continua a salire senza sosta il prezzo della benzina. La media nazionale per la verde in modalità self service ha toccato ieri quota 1,9 euro/litro, mentre sul servito siamo ben oltre i 2 euro/litro. Diverso il discorso per il gasolio, per cui i listini si sono mantenuti stabili. Un incremento costante che sta portando i prezzi ai livelli pre-guerra, nonostante sia ancora attivo lo sconto sulle accise di 30,5 centesimi al litro, che scadrà l’8 luglio. Il nuovo balzo è influenzato dall’aumento delle quotazioni internazionali, con il Brent in salita a 116 dollari. Secondo la consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, IP ha aumentato di 1 centesimo al litro i prezzi consigliati della benzina e del gasolio. 

Lo sconto scade l’8 luglio: cosa può succedere

Questi prezzi vanno intesi come già “scontati”, visto che è ancora in vigore lo sconto sulle accise di 30,5 centesimi al litro. Alla fine di aprile la misura è stata prorogata fino al prossimo 8 luglio ed estesa al metano, per cui sono state azzerate le accise e l’Iva ridotta al 5%. Nonostante l’intervento del Governo i prezzi hanno continuato a crescere: il taglio delle accise, introdotto inizialmente per un mese a partite dal 22 marzo scorso, è stato poi prolungato con un nuovo finanziamento di circa due miliardi dollari. La misura originaria prevede uno sconto di 25 centesimi sulle accise che gravano su diesel e benzina, e di 8,5 centesimi sul Gpl. Se si considera che l’Iva viene calcolata sul prezzo formato da accise più materia prima industriale, l’effetto complessivo per i contribuenti è calcolato in 30,5 centesimi al litro al distributore su diesel e benzina, o 10,4 centesimi per il Gpl. Ma cosa succederebbe in caso di mancata proroga? Ovviamente alla scadenza dell’8 luglio manca oltre un mese, ma il trend seguito dai prezzi nelle ultime settimane non fa presagire delle repentine inversioni di rotta. Tra le speculazioni denunciate dalle associazioni dei consumatori e l’incertezza dovuta al conflitto in Ucraina, il pericolo è che la corsa continui anche nei prossimi mesi, quando il classico esodo estivo porterà milioni di italiani a viaggiare, soprattutto in auto. Il pericolo concreto di una nuova stangata per le famiglie e i lavoratori italiani è dietro l’angolo e, se le cose dovessero continuare in questo modo, è molto probabile che il Governo si trovi costretto ad una ulteriore proroga dello sconto sulle accise. In caso contrario, fare il pieno diventerebbe un salasso e gli autotrasportatori tornerebbero di nuovo sul piede di guerra.

La situazione sull’isola

Ancora una volta Ischia ha il primato negativo. Il tetto dei 2 euro al litro è stato sfondato già da tempo. Al momento, secondo quanto certificato dall’osservatorio prezzi del carburante del Ministero per lo Sviluppo economico, la media del prezzo di un litro di carburante è di 2,1 euro al litro

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