LE OPINIONI

Addio Don Giovi, il commosso saluto di Del Deo

Il sindaco di Forio ricorda la figura del sacerdote scomparso che di recente aveva tagliato il traguardo dei 70 anni di sacerdozio: una figura che lascia un vuoto incolmabile nella comunità foriana ed isolana

DI FRANCESCO DEL DEO

La comunità foriana e la diocesi di Ischia perdono una figura che ha segnato la storia di tutti: Don Giuseppe Regine. Parroco d’altri tempi, don Gioví ha accompagnato generazioni e generazioni di foriani nel loro cammino spirituale e sociale. Con la sua spiccata arguzia e intelligenza ha saputo donare a tutti una profonda educazione verso la nostra Storia e le nostre Tradizioni. Poco tempo fa avevamo festeggiato, insieme, i suoi 70 anni di vita sacerdotale di cui ben più di 50 trascorsi in qualità di Parroco di San Vito, ultimo Parroco nominato dal consiglio comunale dell’epoca. Ed é proprio così che vogliamo ricordarlo: circondato dai ragazzi della parrocchia intento a preservare alcuni dei tesori più belli della nostra Storia. Don Gioví é stato per tanti un amico e confidente, un vero e proprio “costruttore” di grandi opere per l’anima e per lo spirito, oltre che aggregatore per i tanti giovani che di anno in anno non hanno mai mancato di prendere parte alla vita della parrocchia.

Una parrocchia sempre viva, una parrocchia che rappresenta ancora oggi un cuore pulsante della nostra comunità foriana e che è diventata, per tante generazioni, un forte punto di riferimento. Grazie alla sua instancabile opera, portata avanti anche in tempi recentissimi, la comunità di San Vito negli anni è cresciuta sempre più e il grande patrimonio artistico del nostro territorio continua ad essere al centro di una continua opera di tutela, conservazione e condivisione. Ritrovarci qui riuniti, tristi mi fa pensare al concetto espresso da Papa Benedetto XVI: “La Chiesa è sempre viva. Anche in tempi difficili la parola del Signore rimane in eterno. E chi come dice il Signore costruisce la sua vita su questa “roccia” della parola di Cristo, costruisce bene”. E tu Don Giovì  hai costruito bene. Tu sei stato per tutti noi e in particolar modo per i giovani un forte esempio. I tuoi anni da Parroco sono stati costellati da grandi e piccoli eventi. Grandi e piccoli eventi carichi di significato e di emozioni  emozioni principalmente condivise da tutta la popolazione così come lo erano nonostante l’età i tuoi occhi scintillanti e pieni di vita. E così sono per noi e resteranno tali  i ricordi delle tue tante iniziative e delle tue inconfondibili e profonde omelie.

L’intelligenza, la preparazione, la cultura ti consentivano una capacità di sintesi unica. Riuscivi ad esprimere dei concetti ed a spiegare il Vangelo della Domenica in 5 o 6 minuti al massimo. Questi concetti e quelle spiegazioni rimanevano impresse  chiare  significative nelle nostre menti. Per 50 anni hai condiviso con noi il tuo cammino più che da Parroco  da Pastore di tutta la nostra comunità. Hai messo in questa parrocchia  fin da subito l’amore e la passione  un amore e una passione che ha consolidato il tuo rapporto con tutti noi. Era il 26 Ottobre del 1969 quando la Parrocchia di San Vito ti accoglieva come suo nuovo parroco. Tu, professore Don Giuseppe Regine, Canonico della Cattedrale d’Ischia, Rettore della Madonna della Libera, nonché da poco insignito del titolo di MONSIGNORE. Ricordo bene  che nella seduta del consiglio comunale di Forio eri stato nominato come primo nella terna indicata. Voglio ricordare  che al tempo il sindaco del comune di Forio era Maurizio Valenzi  galantuomo  comunista convinto gentiluomo  che non volle sottrarsi all’osservanza delle nostre antiche  e più che centenarie   tradizioni. Cosa  che ha portato ad una collaborazione  anche con le amministrazioni che si sono succedute  e  ad una armonia fra il popolo  le Istituzioni  e il clero.

Possiamo veramente dire  che  con Don Giovì  parroco della chiesa madre di Forio e chiesa del Santo Patrono c’è stata una condivisione che ha portato ad un cammino che ha coinvolto, in bene, tutto il popolo di Forio. Caro Don Giovì la tua opera di Monsignore di Parroco e di Pastore è sotto gli occhi di tutti come ho ricordato in occasione del tuo cinquantesimo anniversario della nomina a nostro Parroco e credo sia giusto ricordarlo anche ora quale è stato il tuo percorso sacerdotale, credo un percorso unico:

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–        Da subito ti sei adoperato per applicare le indicazioni del Concilio. Nel giugno del 1970 l’area presbiterale veniva ammodernata con la creazione dell’altare CORAM POPULO e dell’ambone.

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–        Conoscitore della storia e dell’arte, amante del bello ti sei adoperato affinché questa Chiesa Madre risplendesse per decoro e, con essa, le altre due chiese del territorio parrocchiale, quella di San Carlo al Cierco e quella di san Domenico alla Bocca. Tutto è stato fatto restaurare con il tuo impegno: la struttura, i mobili, le suppellettili, le statue, i quadri, i paramenti. In 5 decenni questa Chiesa patrimonio del comune di Forio è stata arricchita in tutti i sensi, fino ad essere insignita del prestigioso titolo di BASILICA.

–        Sei stato Maestro di intere generazioni di seminaristi, tra Ischia e Salerno, tra cui il Cardinale Sepe, che è stato Arcivescovo di Napoli, hai avuto la gioia di coltivare la prima vocazione della Diocesi al Diaconato permanente, don Salvatore Nicolella, nonché quella al sacerdozio del Canonico Don Giuseppe e di Fra Fedele Mattera.

–      Hai avuto sempre la capacità di circondarti di giovani volenterosi, a cui hai trasmesso la passione per la storia del nostro paese e delle sue tradizioni.

–      Sotto la tua supervisione ha avuto origine la prestigiosa corale polifonica di S. Vito che ci viene invidiata in tutta l’isola per la sua unicità musicale.

–        Da quando sono Sindaco – ogni anno – per me è un onore ed un piacere invitare gli altri sindaci dell’isola d’Ischia al Pontificale di San Vito dove hai saputo tenere viva la forza del nostro culto.

–        Oltre ad aver portato a Forio l’esperienza del Cammino Neocatecumenale, suscitando lo stupore di tanti all’età  di 84 anni fosti chiamato a reggere la diocesi nei mesi di sede vacante.  

Fu un periodo delicato quello ma in quel delicato periodo hai avuto la soddisfazione di rappresentarla a Papa Benedetto XVI nella sua visita ad limina apostolorum, raccogliendo anche lì la stima e l’affetto dell’episcopato campano e dello stesso Pontefice. 70 anni di sacerdozio, quasi tre generazioni formate da te, grazie alla tua intelligenza e alla tua lungimiranza sei sempre riuscito ad adeguarti ai tempi ponendo sempre al centro del tuo impegno le famiglie e in particolare le nuove generazioni. La nostra società è cambiata in questi 50 anni  siamo cambiati anche noi come anche sono cambiate le Istituzioni. Eccellenza Reverendissima cari concittadini e cari fedeli purtroppo non posso non citare l’ultimo grande cambiamento —— “la cessazione del diritto di patronato  per quanto riguarda la nomina del nostro Parroco di San Vito”. Cosa che, di fatto, ha reso Don Giovì l’ultimo parroco nominato dal popolo di Forio attraverso l’amministrazione comunale. Questa Parrocchia non è soltanto una delle più importanti e grandi dell’Isola di Ischia ma è anche Basilica Pontificia e Chiesa Madre ed essendo la Chiesa del nostro Patrono è considerata dai foriani il nostro Duomo e sono certo che Sua Eccellenza saprà sicuramente nominare la giusta persona come nuovo Parroco.

Eccellenza Lei sicuramente e ne sono certo saprà far battere il cuore dei foriani  donando a tutti noi nuove emozioni. Voglio concludere con un pensiero al nostro Parroco. Caro Don Giovì  sono certo che da lassù   continuerai a vegliare su tutti noi  e sulla tua amata  Chiesa Madre di San Vito. L’eredità che ci hai lasciato é grande  immensa  e  ne sono certo, non verrà dispersa.

Addio caro Don Giovì

FOTO FRANCO TRANI

Ciao nostro Parroco

* SINDACO DI FORIO

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